Lobby in Parlamento. Giovanni Endrizzi (M5S) critica la riassegnazione della delega ai giochi all’on. Giorgetti

(Jamma) Il senatore del Movimento 5 stelle, Giovanni Endrizzi, torna alla carica e nella seduta di ieri a Palazzo Madama ha criticato aspramente l’assegnazione della delega ai giochi al sottosegretario Alberto Giorgetti.

Intervenendo in merito all’esigenza di evitare condizionamenti di rappresentanti delle istituzioni da parte di aziende operanti nel settore dei giochi il senatore ha dichiarato: ‘Distinti colleghi, il 22 maggio, citando Matteo Iori, presidente dell’associazione CONAGGA, posi alla vostra attenzione il conflitto di interessi tra politica e industria del gioco d’azzardo e il trasparire di una precisa volontà politica di assegnare nuovamente la delega al sottosegretario del PdL Alberto Giorgetti.

Così dissi e così e` avvenuto: non solo ha avuto la delega al gioco d’azzardo, ma anche un più ampio potere sulle questioni di competenza dell’Agenzia delle dogane e dei Monopoli, da cui l’erario emunge annualmente decine di miliardi di euro.

Una delega ambita, pregiata, dunque. Ma quali sono i suoi meriti? Essere gradito all’industria del settore? Come dice Iori, Giorgetti gestì la delega per i giochi durante l’ultimo Governo Berlusconi e fu particolarmente apprezzato dalle industrie del gioco per la sua capacità di aiutare nell’introduzione di tanti nuovi giochi d’azzardo: la videolottery, il win  for life, i concorsi aggiuntivi del superenalotto, il bingo a distanza, il poker on line in solitario e molti altri. Il volume di giocate ebbe un’impennata, con un incremento del 30 per cento in un solo anno, dal 2010 al

2011.

Ricordo che a livello epidemiologico la diffusione, la disponibilità e la facile accessibilità ai punti di gioco sono fattori che aumentano la dipendenza patologica. Secondo stime restrittive, i giocatori patologici sono 700.000 almeno e vivono in famiglie dove tutti soffrono, anche i bambini. Da uno studio del Dipartimento politiche antidroga, poi, emerge che quasi l’8 per cento dei ragazzi quindicenni gioca verosimilmente in modo problematico. Ciò dimostra come siano illusori i controlli attuali e quale epidemia ci dobbiamo preparare ad affrontare.

Di questo business allo Stato arrivano 8-10 miliardi l’anno, ma il gioco d’azzardo sottrae risorse ai consumi di generi alimentari e di beni primari: l’economia langue e le imprese muoiono. Anche l’erario perde, con il mancato introito di 3,8 miliardi di IVA sui consumi.

Uno studio dell’università di Neuchtel stima in oltre 6 miliardi i danni sociali e sanitari causati dal gioco d’azzardo.

Perchè dunque perseguire questa assurda espansione? Fondazioni e associazioni non profit hanno implorato di invertire la rotta e che la delega non andasse a chi aveva spinto alla diffusione di questi cosiddetti giochi, invece proprio Giorgetti è stato scelto dal Governo Letta.

Per quale motivo, nonostante le autorevoli proteste? Come s’intende sgomberare il campo dai dubbi di conflitto di interesse che hanno investito diversi esponenti del Governo?

Sono domande alle quali i Ministri dovranno ora rispondere: un’interrogazione verrà presentata a breve.

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