Senato. Formigoni interpella il ministro De Girolamo sul riordino del settore ippico

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(Jamma) Quali iniziative il Ministro politiche agricole, alimentari e forestali intende assumere per far fronte alla situazione che sta attraversando il settore ippico, dal punto di vista del riordino normativo e relativamente alla piena corresponsione dei premi dovuti agli operatori del settore?  E’ quanto ha chiesto di sapere lo stesso presidente della Commissione Agricoltura del Senato Roberto Formigoni in una interrogazione rivolta ieri al Ministro De Girolamo.

“In data 17 luglio 2013 la 9a Commissione permanente (Agricoltura e produzione agroalimentare) del Senato, – ha scritto Formigoni – facendo seguito alle pressanti richieste pervenute, ha svolto un’audizione nel corso della quale sono state ascoltate con attenzione le istanze dei rappresentanti degli attori istituzionali del comparto ippico. In particolare, è stata data partitamente la parola alle categorie dei proprietari e allevatori di cavalli, dei guidatori e allenatori, dei gestori degli ippodromi, dei funzionari ippici, degli imprenditori ippici e della Lega ippica italiana;

gli interventi si sono soffermati su due tematiche fondamentali: in primo luogo, la grave situazione di disagio vissuta dal comparto per i ritardi nei pagamenti dei premi per il 2012 e per il 2013; in secondo luogo, al di là della precedentemente descritta situazione emergenziale, si è sollecitata una riforma dell’intero settore che porti all’individuazione di un organismo specifico di governance dal punto di vista tecnico ed economico;

nella successiva occasione dell’audizione del 18 luglio 2013, svolta congiuntamente all’omologa Commissione dell’altro ramo del Parlamento, del Ministro in indirizzo sul seguito dell’esposizione delle linee programmatiche del Dicastero, l’interrogante ha rappresentato la drammatica situazione che il comparto sta attraversando e ha sollecitato iniziative sia di immediata e urgente applicazione dal punto di vista della corresponsione delle somme dovute dallo Stato, sia di riordino normativo del settore;

il Ministro ha per parte sua assicurato che il Governo si sta attivando per far fronte a quello che si presenta come un vero e proprio “salvataggio” del comparto e ha ben presente lo stato di urgenza e la grande delicatezza della situazione dell’ippica italiana. Nel disegno di legge di assestamento del bilancio per il 2013, in relazione alla tabella n. 12 relativa al Ministero delle politiche agricole, nell’ambito del totale per competenza, la missione “Agricoltura, politiche agroalimentari e pesca” assorbe la variazione di maggior entità (9.457.781 euro), la cui gran parte concerne il programma 1.5 “Politiche competitive, della qualità agroalimentare, della pesca e mezzi tecnici di produzione”. In questo contesto sono compresi 7.464 milioni di euro ad integrazione del capitolo 2290 “Spese per gli interventi già di competenza della soppressa agenzia per lo sviluppo del settore ippico – Assi” per assegnare l’1,4 per cento del maggior gettito del prelievo erariale unico del 2012 rispetto al 2008. Tale stanziamento non appare tuttavia sufficiente ad adempiere ai pagamenti di tutte le somme spettanti agli operatori ippici”.

 

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