Guerra (Pd): “Calcolare i saldi rilevanti per il rispetto del patto di stabilità interno al Comune di Campione d’Italia”

(Jamma) La questione del comune di Campione d’Italia, dopo essere stata accolta in un odg all’interno del decreto sui debiti della pubblica amministrazione nel maggio 2013 è stata riproposta ieri dall’on. del Pd Guerra che ha presentato una seconda interrogazione al Ministro dell’economia e delle finanze Saccomanni per chiedere se sia a conoscenza delle gravi problematicità di carattere contabile e finanziario che interessano il comune di Campione d’Italia.

“Nel quadro di una generale condizione di difficoltà degli enti locali per l’incertezza del quadro finanziario di riferimento e i vincoli sulle politiche di investimento derivanti dal patto di stabilità interno, – ha dichiarato Guerra – il comune di Campione d’Italia vive una specifica situazione di insostenibilità delle proprie politiche di bilancio, in relazione alla sua particolare collocazione geografica di exclave, ricadendo in una zona considerata area doganale di riferimento della Confederazione elvetica, che ne determina un assetto economico-finanziario dalle caratteristiche assolutamente peculiari; per la sue peculiarità di exclave interamente in territorio svizzero la moneta utilizzata per le transazioni e per la stesura del bilancio è il franco svizzero avendo così, da comune che ha deliberato il ricorso alla procedura ex articolo 243-bis 267 del 2000, una condizione del tutto del decreto legislativo n. particolare come dimostrato dalla presenza all’interno del suo bilancio di spese correnti non riconducibili a quelle relative a funzioni proprie di un comune, bensì riferibili a competenze, funzioni e attività statali nonché ai rapporti con la Confederazione elvetica regolati da specifici accordi;
tale condizione produce gravi effetti distorsivi sui meccanismi di definizione degli obiettivi del patto di stabilità, determinandone un notevole sovradimensionamento rispetto alle effettive possibilità di manovra della spesa da parte del comune, conducendo, per tale effetto, all’impossibilità di effettuare i pagamenti alle imprese oltre che nuovi investimenti;
la posizione di  exclave italiana ha indotto il Governo, fin dal 1933, ad autorizzare l’apertura di una casa da gioco per consentire il finanziamento del bilancio comunale. Il comune, con la quota di proventi in franchi svizzeri di sua spettanza, può dare copertura finanziaria alle spese istituzionali dell’ente territoriale e soprattutto alle particolari misure a favore dei suoi cittadini richieste dall’interclusione territoriale del comune;
da sempre il legislatore ha determinato l’entità di tale contributo in franchi svizzeri sui proventi della casa da gioco con il solo fine di assicurare al Comune di Campione d’Italia l’adeguatezza dei mezzi finanziari per fronteggiare una situazione del tutto particolare, che non può essere confrontata con altre realtà similari per entità demografica od estensione territoriale;
la quota di proventi di spettanza del comune, fino ad oggi determinata dalla legge, serve non solo a finanziare attività peculiari in ambito istituzionali dell’ente, ma anche altri servizi pubblici delegati al Comune di Campione d’Italia che, nel resto del Paese, sono di esclusiva competenza di autorità centrali. Tra le prime si evidenziano:
a) costo dei dipendenti del servizio speciale di controllo comunale operanti all’interno del casinò al fine di garantire la regolarità dei giochi ai tavoli e tutelare gli interessi degli enti pubblici beneficiari dei proventi in base alla vigente legge (comune di Campione d’Italia, provincia di Como, provincia di Lecco, provincia di Varese e Ministero dell’interno);
b) integrazione dei trattamenti pensionistici previsti dalla normativa statutaria e regolamentare vigente a livello comunale (onde consentire ai pensionati di poter sostenere il maggior costo dell’economia svizzera);
c) contributo al Canton Ticino per i servizi essenziali (strade, trasporti, scuola superiore) resi alla comunità campionese in base alla «Dichiarazione di cooperazione tra Repubblica e Canton Ticino e il Comune di Campione d’Italia» firmata tra i due enti;
tra i servizi di competenza statale, si indicano:
a) l’erogazione dell’assegno di confine ai dipendenti statali (insegnanti e carabinieri) residenti sul territorio;
b) il pagamento dell’indennità di trasferta al personale della scuola elementare e media non residente
c) la spesa per il complessivo funzionamento dell’ufficio postale, presso il quale opera personale dipendente del comune;
tali voci di spesa in franchi svizzeri, presenti solo nel bilancio del Comune di Campione d’Italia, sono ragguardevoli e tipicizzate ed i fondi per farvi fronte sono depositati presso la tesoreria comunale su specifico conto corrente bancario in franchi svizzeri e restano al di fuori del sistema della tesoreria unica;
a seguito della significativa contrazione dei proventi della Casa da gioco dovuta sia al mutato mercato del gioco in Italia, che all’indebolimento dell’euro contro franco svizzero, l’ammontare del contributo versato dalla casa da gioco al Comune di Campione d’Italia è stato fortemente ridotto e conseguentemente il consiglio comunale si è 3 del 29 gennaio 2013 un piano visto costretto a deliberare con atto n. di riequilibrio pluriennale ex articolo 243-bis 267 del 2000; del decreto legislativo n.
l’applicazione in tale situazione della normativa in materia di patto di stabilità a decorrere dal 1° gennaio 2013 è così completamente insostenibile e ingestibile da parte del comune di Campione d’Italia, determinando anche l’impossibilità di attuare o anche adeguare ragionevolmente il piano di riequilibrio approvato;
tale questione è stata oggetto, da parte del sottoscritto, di ordine del giorno n. 9/00676-A/008 accolto dal Governo”.

L’onorevole Guerra ha quindi chiesto al ministro Saccomanni se sia a conoscenza delle gravi problematicità di carattere contabile e finanziario che interessano il comune di Campione d’Italia e quali urgenti ed incisive misure intenda adottare, anche in attuazione di un ordine del giorno n. 9/00676-A/008 presentato dall’interrogante ed accolto dal Governo nella seduta della Camera dei deputati del 14 maggio 2013, al fine di individuare specifici criteri di calcolo dei saldi rilevanti ai fini del rispetto del patto di stabilità interno, al netto di tutte quelle spese in franchi svizzeri di cui il comune di Campione d’Italia si fa carico a motivo della propria particolare collocazione geografica.

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