“Io sono psicologicamente nemica del gioco. In generale il riordino del settore è assolutamente necessario e imminente. Va cercato un equilibrio tra interessi diversi. Da una parte c’è lo Stato, dall’altra c’è la salute della gente. Oggi il gioco illegale è diventato la norma. Questo dilagare oscura le legittime prerogative e problematiche della rete fisica. La criminalità attenziona sia il settore illegale che quello legale, questo avviene perchè girano tanti soldi. E’ sbagliato legiferare in modo sparso e diversificato, soprattutto in materia di distanziometri. Oggi stiamo assistendo a una riduzione dell’offerta fisica in favore dell’offerta online. Come contrastare l’online illegale? Bisogna far passare il concetto che la rete fisica è presidio di legalità. Il gioco pubblico è alleato delle forze dell’ordine. Sacrificare questa rete porta inevitabilmente a privilegiare l’online illegale. Ovviamente bisogna contrastare il disturbo da gioco d’azzardo, ma gli studi di settore mostrano che l’offerta sociosanitaria per la cura di queste patologie è scarsa. I dati ci dicono che il giocatore compulsivo di solito è un depresso, quindi è necessario intervenire su questo aspetto. Dobbiamo soprattutto garantire un’offerta ordinata e contrastare l’illegalità. Fondamentale è poi la formazione degli esercenti, e qui ci sono problemi enormi. Sono abbastanza fiduciosa, siamo giunti a un punto in cui bisogna mettersi d’accordo e fare ordine, dando sicurezza, legalità e certezza, aiutando chi è in una situazione di dipendenza”.

Lo ha detto Simonetta Matone (nella foto), deputata della Lega, intervenendo alla tavola rotonda promossa dall’Osservatorio permanente su Giochi, Legalità e Patologie dell’Eurispes sul tema “Il riordino del gioco pubblico e il ruolo dell’offerta territoriale in Italia”, in corso a Roma presso la “Sala delle Bandiere” g.c. del Parlamento europeo in Italia.

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