“E’ necessario intervenire, il riordino non si può più posticipare. E’ importante che non si facciano errori. Il gioco fisico, come dicono anche le forze dell’ordine, è un presidio di legalità. Ci sono dei punti che vanno precisati: l’attenzione che deve essere data al gioco online non può oscurare quella per la rete fisica, che sta lentamente deperendo. Non ci possono essere politiche di riordino fatte per settori. Il Governo si vuole dedicare prima all’online? Per noi è un errore. Il gioco fisico e l’online devono essere presenti allo stesso modo al tavolo del riordino. Il federalismo? Bisogna prendere atto che tutto ciò che è stato prodotto dal 2011 in avanti non ha funzionato. Il distanziometro dobbiamo dimenticarcelo, è una non soluzione. Si deve partire da una chiarificazione su questo punto. La ghettizzazione del gioco fisico è un fenomeno pericolosissimo e non può funzionare. Ghettizzare non è un’istanza riformista, mentre noi dobbiamo andare verso una riforma. Lo Stato è carente nel campo dell’offerta socio sanitaria, qui c’è più di qualcosa che non va. Quindi bisogna lavorare. Chi opera nel settore ed è a contatto con i giocatori deve poter svolgere una funzione di prevenzione. L’intercettazione dei giocatori problematici chi la può fare se non chi li vede tutti i giorni? La rete degli operatori è l’unica barriera al gioco problematico e patologico. Si deve parlare di online e fisico in contemporanea. Vanno fatte ricerche. C’è un’area, che è quella dell’illegalità, su cui vengono dati numeri a vanvera. Si deve fare un’analisi che guardi in casa dell’avversario. E’ l’unico modo per far nascere delle contromisure. Il gioco deve essere un settore sociale, regolamentato, corretto e legale”.

Lo ha detto Alberto Baldazzi (nella foto), coordinatore del tavolo di lavoro Eurispes, intervenendo alla tavola rotonda promossa dall’Osservatorio permanente su Giochi, Legalità e Patologie dell’Eurispes sul tema “Il riordino del gioco pubblico e il ruolo dell’offerta territoriale in Italia”, in corso a Roma presso la “Sala delle Bandiere” g.c. del Parlamento europeo in Italia.

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