“Non è possibile che ancora non vengano aperti conti correnti a operatori della filiera del gioco pubblico. Profilare la clientela in modo adeguato significa anzitutto evitare il derisking ingiustificato, significa consentire il perseguimento degli obiettivi della normativa antiriciclaggio e significa mettere nelle condizioni soggetti obbligati, quali gli operatori del gioco, a svolgere le funzioni assegnate loro dalla legge, oltre che dai rapporti concessori e contrattuali”. E’ quanto ha evidenziato Geronimo Cardia (nella foto), presidente di ACADI (Associazione concessionari del gioco pubblico), durante il panel “Profilazione cliente e derisking nell’antiriciclaggio. Adozione di un approccio equilibrato e proporzionato alle finalità di adeguata verifica”, da lui condotto e moderato all’Italian Gaming Expo & Conference.

Durante il panel sono intervenuti in qualità di relatori: Dario Damiani, senatore di Forza Italia-Berlusconi Presidente-PPE e membro della V Commissione permanente Bilancio del Senato; Mirko Carlone, membro senior della Funzione AML di Banco BPM; Valentina Gilberti, Head of Business Development & Customer Success SGR Compliance. 

In particolare, l’Avv. Geronimo Cardia – autore tra l’altro del libro “Il gioco pubblico in Italia: riordino, questione territoriale e cortocircuiti istituzionali”, pubblicato da Giappichelli e appena uscito in libreria – ha valorizzato il rapporto tra i due temi proposti della profilazione del cliente e del derisking ingiustificato, mettendo in evidenza l’importante ruolo di un’adeguata verifica che riguarda le banche in fase di valutazione del rapporto con l’operatore del gioco e che tenga conto dell’ampio spettro dei sistemi di conformità aziendale che riguarda il comparto. Una volta chiamato a bordo del sistema antiriciclaggio, l’operatore del gioco pubblico ha poi, a sua volta, il ruolo centrale di qualificare i propri clienti e fornitori all’inizio ed in costanza del rapporto, ricorrendo ad analisi approfondite che consentano di perseguire gli obiettivi di legalità indicati dall’impianto normativo. 

Il senatore Dario Damiani, membro della V Commissione permanente Bilancio Senato, ha relazionato in ordine ai passaggi politici e parlamentari che hanno contribuito a superare il fenomeno del derisking ingiustificato. In particolare e stato fatto riferimento alla proposizione – e alla conseguente approvazione nel D.L. Asset- dell’emendamento volto a chiarire la portata della norma di cui al D. Lgs. n. 231/2007, definendo che i soggetti obbligati devono assicurare che le procedure adottate in conformità agli adempimenti antiriciclaggio non escludano, in via preventiva e generalizzata, determinate categorie di soggetti dall’offerta di prodotti e servizi esclusivamente in ragione della loro potenziale elevata esposizione al rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo. Servirà, pertanto, una diligence accurata per chiudere (o non aprire) il rapporto bancario con il cliente che non soddisfa i requisiti della puntuale verifica antiriciclaggio. Inoltre, ha evidenziato come, alla luce della recente accurata analisi condotta dall’Autorità Bancaria Europea (EBA) sul fenomeno del derisking e sui relativi impatti in termini di inclusione finanziaria, sia emerso che l’accesso a prodotti e servizi finanziari di base, come il rapporto di conto corrente, rappresenti un prerequisito fondamentale per la partecipazione alla vita economica e sociale, nel cui contesto il “derisking”, quando ingiustificato, può causare l’esclusione finanziaria. Concetto già presente nelle linee guida in materia di fattori di rischio di riciclaggio, recepite da Banca d’Italia e rese attuative a partire dal 26 ottobre 2021, con le quali viene sottolineata l’esigenza di bilanciare la necessita di inclusione finanziaria con la necessita di mitigare e gestire il rischio di riciclaggio o finanziamento del terrorismo. 

Il dott. Vincenzo Mirko Carlone, membro senior della funzione Aml di Banco BPM, dando vita a un interessante contraddittorio, attraverso la lente della Banca, ha offerto un diverso punto di vista del fenomeno del derisking non giustificato, rimarcando la centralità delle misure di adeguata verifica che consentono di gestire, e non di eliminare tout court, il rischio di avviare o mantenere rapporti continuativi di conto corrente con i clienti. Ha messo in luce, inoltre, l’importanza degli strumenti a supporto di un’adeguata profilazione del cliente e monitoraggio dell’operatività, in particolare con lo scopo di disporre di un patrimonio informativo che consenta di efficientare al meglio l’attività di controllo, avuto conto delle peculiarità delle diverse figure operanti nella filiera del comparto. Infine, mettendo anche a fattor comune pregresse iniziative portate avanti a livello di sistema su una serie di settori e attività economiche individuate, tempo per tempo, con una potenziale maggior esposizione al rischio, sono stati tratteggiati i principali fattori abilitanti utili a delineare un percorso di rafforzamento, a fini di compliance, dei presidi esistenti e dei meccanismi di reciproca collaborazione tra comparto del gioco e finanziario. 

La dott.ssa Valentina Gilberti, Customer Success Manager SGR Compliance, ha presentato soluzioni concrete ai protagonisti del dibattito, utili nel supportare gli operatori del comparto del gioco negli adempimenti in materia di AML. Le soluzioni disegnate, che includono la piattaforma Daily Control, si basano anzitutto sull’accesso ad un ampio spettro di informazioni precise e strutturate che consentano agli operatori una verifica puntuale e veloce delle controparti e dei clienti per una corretta profilazione e valutazione del rischio. Le informazioni disponibili includono da un lato la banca dati sviluppata da SGR Compliance, che affianca alla copertura globale un focus specifico su alcuni territori, come l’Italia, relativa ad Adverse Media, esposizione politica e provvedimenti sanzionatori. Dall’altro la soluzione consente la consultazione di banche dati terze, quali registri commerciali e titolari effettivi. Il secondo elemento essenziale e l’implementazione di processi automatizzati che alleggeriscano le procedure a carico degli operatori, consentendo loro di prendere decisioni tempestive con dati aggiornati. In definitiva, dotarsi di strumenti in linea con quanto già in uso ai primari intermediari finanziari, come Banche e Assicurazioni, semplifica e ottimizza i processi di profilazione della clientela e la gestione degli adempimenti da parte dei soggetti obbligati, in particolare, alla luce di quanto emerso negli ultimi anni, nel comparto del gioco pubblico. 

E’ stato messo a disposizione materiale, in particolare: 

  • (i)  Paper “Profilazione cliente e derisking nell’antiriciclaggio. Adozione di un approccio equilibrato e proporzionato alle finalita di adeguata verifica”, e raccolta di pubblicazioni in materia di banche, compliance e antiriciclaggio, di Geronimo Cardia;
  • (ii)  “Daily Control. Il gestionale di riferimento per i controlli antiriciclaggio”, di SGR Compliance

Il dibattito è giunto, così, a conclusioni univoche, sinergiche e collaborative offrendo una nuova visione dei fenomeni coinvolti, oltre a soluzioni di taglio politico e pratico. 

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