Nella giornata di ieri, presso le Commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera, è iniziata la discussione della risoluzione di cui è primo firmatario il deputato M5S, Antonio Caso (nella foto), dal titolo “Introduzione di una disciplina degli e-sports”. Durante la seduta il deputato Caso ha evidenziato “come il settore degli e-sports italiano, sebbene in forte crescita, sconti tuttavia la mancanza di una regolamentazione normativa dal momento che non esiste una definizione normativa di e-sports, né tanto meno dell’attività di giocatore videoludico”. Per Caso tale situazione “limita l’espansione di un settore in piena ascesa e crescita economica, creando un freno allo sviluppo del settore”. Il deputato ha osservato che “i gamer presentano problematiche ed esigenze specifiche, legate, ad esempio, alla assimilabilità degli sport e dei giochi elettronici agli sport tradizionali, ma per molte altre caratteristiche affrontano situazioni comuni agli altri soggetti che creano contenuti da rendere disponibili attraverso le reti digitali: guardando, infatti, alle modalità di svolgimento dell’attività, i giocatori sono assimilabili ai creatori di altri contenuti, distinguendosi solo per la particolarità del contenuto creato e reso disponibile l’inquadramento di questa categoria di lavoratori sul piano dei rapporti di lavoro è resa più complessa dalla presenza di un ulteriore livello di intermediazione delle attività, rappresentato dalle squadre alle quali possono appartenere i singoli giocatori e che possono regolare i propri rapporti con i giocatori stessi con contratti che possono definire eventuali compensi e ulteriori obblighi tra le parti”. Caso ha sottolineato, inoltre, come gli e-sports “non solo abbiano un impatto economico perché possono creare un indotto con nuovi posti di lavoro, ma rappresentino anche un tema di inclusione sociale e di parità di diritti”, ritenendo che “legittimare e regolamentare in modo chiaro tale settore possa diventare una chiave anche per attirare le giovani generazioni a considerare nuove opportunità di lavoro”. Il deputato ha quindi ringraziato la presidenza per aver voluto avviare la discussione della risoluzione a sua prima firma, ritenendo “opportuno chiedere lo svolgimento di un breve ciclo di audizioni volto ad approfondire i molteplici aspetti di tale complessa materia”. Infine ha auspicato che sul testo della risoluzione, data l’estrema rilevanza dei temi trattati, si “possa raggiungere la massima condivisione da parte di tutti i gruppi parlamentari”.

Di seguito il resoconto integrale della seduta:

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