Riforma gioco a distanza e previsioni sul bando: l’opinione dell’avv. Marco Ripamonti

L’avv.Marco Ripamonti e’ critico circa le previsioni di questi giorni sulla prossima gara. Così il professionista, che da oltre venticinque anni si occupa di problematiche giuridiche legate ai comparti del gioco e delle scommesse: “Naturalmente si tratta della mia modesta opinione, ma reputo assai poco condivisibile elevare il costo di una concessione GAD ad 8/10 milioni ciascuna. Ciò comporterebbe, giocoforza, la concentrazione delle concessioni nelle mani di pochi facoltosi aggiudicatari, con la chiusura di aziende minori che, pur essendo minori, hanno tuttavia generato molti posti di lavoro tra dipendenti, collaboratori e punti di ricarica. Posti di lavoro che andrebbero certamente a ridursi notevolmente.
Peraltro, non è detto che il mercato garantirebbe ai nuovi concessionari gli stessi standard attuali sotto il profilo della richiesta. Numerosi giocatori potrebbero, infatti, preferire l’offerta del gioco online estero e clandestino, tale da garantire spesso quote migliori e soprattutto l’anonimato che il gioco legale non da’. Gioco clandestino che andrebbe a mio avviso a proliferare, perché è chiaro che molto di coloro che perdessero occupazione nell’ambito del gioco legale andrebbero a riciclarsi nel settore dell’illegalità, a tutto vantaggio della criminalità organizzata.
In fondo si tratta di corsi e ricorsi storici. Queste le mie perplessità.
Credo, per converso, più logico un riordino basato su nuova gara maggiormente accessibile, tale da consentire agli attuali concessionari GAD di mantenere, ove interessati, titoli e know how, con maggiore attenzione, invece, ai criteri di selezione e formazione dei punti di ricarica e maggior cura circa la prestazione delle garanzie. Non può più capitare che un concessionario con sede all’estero chiuda improvvisamente i battenti e che si scopra che le garanzie fideiussorie prestate, in realtà, non esistevano poiché false.”