“L’Istituto Milton Friedman si occupa da tempo di questo settore, che come noto è uno dei più rilevanti dal punto di vista del gettito erariale. Il settore contribuisce in maniera importante anche in termini occupazionali. Questo evento mira a trasmettere un messaggio ben preciso, quello di un settore che si presenta in maniera unitaria su determinate istanze che intende presentare alla politica. C’è l’urgenza di dare al comparto del gioco legale una regolamentazione complessiva. Tutti i segmenti di questo mercato, che sono molto vari, devono essere regolamentati nello stesso momento. Questo per evitare che vengano effettuati interventi normativi in momenti diversi, aspetto che potrebbe avvantaggiare o svantaggiare un segmento del mercato rispetto a un altro. Siamo stati i primi a denunciare che il gioco illegale si nutre delle politiche proibizioniste imposte al settore. Questo è stato capito e molte regioni sono tornate sui loro passi dal punto di vista del distanziometro e dei limiti orari. Serve una riforma organica. Oggi è giusto che ci sia una concorrenza leale tra i vari segmenti del mercato e soprattutto non bisogna dare vantaggi al gioco illegale. Servono distanziometri e fasce orarie uniformi su tutto il territorio nazionale. Altrimenti sarà difficile per le aziende costruire un futuro e garantire occupazione”.

Lo ha detto Alessandro Bertoldi (nella foto), direttore esecutivo dell’Istituto Milton Friedman, intervenendo alla conferenza “Gioco legale: regole uniformi per garantire sicurezza, legalità e diritto”, organizzata dall’Istituto Milton Friedman presso la Sala della Regina della Camera dei Deputati.

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