Guerra (Pd): “Calcolare i saldi rilevanti per il rispetto del patto di stabilità interno al Comune di Campione d’Italia”

(Jamma) A quando l’assunzione degli opportuni provvedimenti per individuare specifici criteri di calcolo dei saldi rilevanti ai fini del rispetto del patto di stabilità interno per il comune di Campione d’Italia, in considerazione della sua eccezionale condizione di extraterritorialità? La questione, dopo essere stata accolta in un odg  all’interno del decreto sui debiti della pubblica amministrazione e caduto nel dimenticatoio, è stata riproposta in questi giorni dagli onorevoli del Pd Braga e Guerra che hanno presentato una interrogazione al Ministro dell’economia e delle finanze e al Ministro dell’interno.

“Nel corso dell’esame presso la Camera del decreto-legge n. 35 del 2013, il Governo – si legge – ha accolto l’ordine del giorno a firma dei deputati Braga, Guerra, Bobba, che impegna l’esecutivo ad adottare, entro il termine per l’approvazione del bilancio di previsione dei comuni, gli opportuni provvedimenti, anche di natura interpretativa, al fine di individuare specifici criteri di calcolo dei saldi rilevanti ai fini del rispetto del patto di stabilità interno per il comune di Campione d’Italia, in considerazione della sua eccezionale condizione di extraterritorialità, della conseguente peculiarità delle funzioni ed attività svolte, della particolarità delle risorse e delle spese in franchi svizzeri proprie del bilancio dell’ente, definendo una base di calcolo a cui applicare il coefficiente di legge per individuare il cosiddetto saldo obiettivo costituito solamente dalle spese correnti del triennio 2007/2009 strettamente legate allo svolgimento delle funzioni tipicamente comunali dedotte, dunque, tutte quelle spese in franchi svizzeri di cui l’amministrazione comunale si fa carico a motivo della propria particolare collocazione geografica di exclave.

Il comune di Campione d’Italia, – hanno ricordato – essendo interamente circondato da territorio elvetico pur facendo parte della provincia di Como e quindi della Repubblica italiana, presenta una collocazione geografica peculiare: ritenuto anche dalla normativa comunitaria extra-doganale, esso ricade in una zona considerata area doganale di riferimento della Confederazione Elvetica e, a seguito di ciò, la moneta utilizzata dai suoi abitanti per le transazioni è il franco svizzero, valuta utilizzata anche per la stesura del bilancio comunale.

La posizione di exclave italiana ha indotto il Governo, fin dal 1933, ad autorizzare l’apertura di una casa da gioco per consentire il finanziamento del bilancio comunale. Il comune, con la quota di proventi in franchi svizzeri di sua spettanza, può dare copertura finanziaria alle spese istituzionali dell’ente territoriale e soprattutto alle particolari misure a favore dei suoi cittadini richieste dall’interclusione territoriale del comune;  da sempre il legislatore ha determinato l’entità di tale contributo in franchi svizzeri sui proventi della casa da gioco con il solo fine di assicurare al comune di Campione d’Italia l’adeguatezza dei mezzi finanziari per fronteggiare una situazione del tutto particolare, che non può essere confrontata con altre realtà similari per entità demografica od estensione territoriale;
la quota di proventi di spettanza del comune, fino ad oggi determinata dalla legge, serve non solo a finanziare attività peculiari in ambito istituzionale dell’ente, ma anche altri servizi pubblici delegati al comune di Campione d’Italia che, nel resto del Paese, sono di esclusiva competenza di autorità centrali”.

Per questo, chiedono: “al fine dell’adempimento dell’impegno assunto in accoglimento del citato ordine del giorno, quali specifiche iniziative e, con quale tempistica, il Governo intenda assumere, al fine di definire un distinto metodo di computo dei saldi rilevanti per il rispetto del patto di stabilità interno del comune di Campione d’Italia, definendo conseguentemente una base di calcolo a cui applicare il coefficiente di legge per individuare il saldo obiettivo costituito solamente dalle spese correnti del triennio 2007/2009 legate strettamente alle funzioni tipicamente comunali e dunque, al netto di tutte quelle spese in franchi svizzeri di cui il comune di Campione d’Italia si fa carico a motivo della propria particolare collocazione geografica”.

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