(Jamma) La Quarta Sezione del Consiglio di Stato discurerà a breve nel merito il ricorso intentato da StanleyBet contro il bando per le 2mila agenzie di scommesse ippiche, sportive e virtuali giunto nelle scorse settimane all’assegnazione definitiva delle concessioni. Nell’udienza preliminare, il Collegio  ha respinto la richiesta di StanleyBet di disporre un rinvio per poter esaminare la sentenza del Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana su un ricorso del 2010 della stessa Stanely (a inizio 2011 il ricorso era stato sospeso in attesa della sentenza della Corte di Giustizia sui casi Costa e Cifone) e per attendere la nuova sentenza della Corte di Giustizia sulla causa – intentata da alcuni Ced GoldBet –  sulla norma che vincola il rilascio della licenza di pubblica sicurezza (ex art. 88 Tulps) al possesso di una concessione per la raccolta delle scommesse. Lo stesso Consiglio di Stato (Terza Sezione), in una serie di ricorsi proprio sul diniego dell’88 Tulps, ha fissato l’udienza conclusiva il 14 novembre, lasciando intendere che la sentenza dei giudici comunitari arriverà in tempo utile. Con il ricorso che verrà discusso a breve, StanleyBet chiede venga riconosciuta la natura discriminatoria di alcune clausole del bando, in  particolare quelle che fissano in 40 mesi la durata delle concessioni, e quelle che prevedono la decadenza del titolo in caso di contenziosi anche penali. Il Tar Lazio, con la sentenza dello scorso febbraio, ha respinto il ricorso, principalmente argomentando che StanlyBet, non avendo partecipato alla gara, non fosse legittimati a impugnarla. Il Consiglio di Stato, nell’udienza in camera di consiglio dello scorso maggio, aveva disposto un rinvio al merito, preferendo non affrontare la questione in fase cautelare. Nel ricorso, come in primo grado, sono intervenute a sostegno dell’Amministrazione una serie di concessionarie, tra cui Lottomatica, Sisal, Snai, Intralot, Cogetech, Eurobet e Galassia Game.
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