“Il legislatore ha espresso, nel testo di delega, che serve una riforma unitaria di tutto il comparto. E una riforma unitaria dovrebbe essere letta anche dei decreto attuativo su cui si sta discutendo. E invece non è così. Sotto il profitto del gettito erariale il riordino di un comparto e non dell’altro potrebbe accadere che degli 11 miliardi di euro, la domanda di gioco potrebbe essere spostata nell’online, e quindi verso una minima parte ( circa 1 miliardo) di quelle entrate. Altra questione è quella dell’impatto dei prodotti dei giochi sull’utenza, alla luce della sua tutela. Non è possibile pensare di intervenire solo su una parte dell’offerta. Serve poi garantire alle piccole e medie imprese d poter proseguire con le loro attività. Credo che non operando in modo organico si possa compromettere anche la possibilità di contrastare l’illegalità promuovendo l’offerta legale e regolare “

E’ quanto ha dichiarato Geronimo Cardia, presidente di ACADI (Confcommercio), associazione che riunisce i concessionari di gioco, nel corso della conferenza stampa “Gioco: un solo mercato, un solo riordino” che si è tenuta oggi, 13 dicembre 2023, alla Camera.

Le associazioni in conferenza stampa, in rappresentanza del settore del gioco legale in Italia, si sono presentate unite e compatte per denunciare i rischi che corre il settore se il Governo non adotta politiche regolatorie ed economiche corrette ed uniformi, riformando contestualmente le regole che interessano l’intero settore e non soltanto alcuni segmenti dello stesso mercato, generando invece così disparità tra i diversi prodotti e segmenti dello stesso.

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