“Come Presidente della Commissione sul gioco posso dire che con il Governo c’รจ una forma di collaborazione molto costruttiva, c’รจ volontร di reciproco ascolto. La stratificazione normativa รจ uno dei problemi che sta portando un’incertezza devastante sia per il settore che per lo Stato”.
Lo ha detto Mauro Maria Marino (nella foto), senatore di Italia Viva e Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico del Senato, nell’ambito della presentazione della ricerca condotta da BVA Doxa dal titolo โIl contrasto ai rischi derivanti dai disturbi da gioco dโazzardoโ, tenutasi a Roma presso la sede della Pontificia Universitร della Santa Croce in Piazza di Sant’Apollinare, 49.
“Il gioco aleatorio ha sempre attratto l’essere umano, รจ molto importante sia per gli individui che per le istituzioni. Se non c’รจ capacitร di normazione si finisce nel gioco illegale. L’industria del gioco รจ una delle prime in Italia, abbiamo 300 concessionari, 6.600 imprese del settore, tra i 100mila e i 150mila addetti direttamente o indirettamente coinvolti. Non bisogna cadere nel proibizionismo che penalizza il gioco legale. Ogni forma di proibizionismo radicale produce un beneficio all’illegalitร e comporta vantaggi alla criminalitร , oltre che un minor controllo sui giocatori problematici. Il gioco legale รจ fortemente vulnerabile alle infiltrazioni mafiose e va ricordato che mentre su questo abbiamo una possibilitร di controllo, su quello illegale no. Una cosa emersa chiaramente รจ che con le chiusure causate dal Covid si รจ confermata l’equazione secondo cui meno gioco legale porta piรน gioco illegale. E’ bastato un anno per un grande sconvolgimento”, ha aggiunto Marino.
“Le Regioni hanno disatteso gli accordi raggiunti in Conferenza Stato-Regioni nel 2017. La situazione รจ grave. C’รจ stata un’evoluzione del mercato a cui il legislatore ha oggi necessitร di dare delle risposte. Se non do a un imprenditore la certezza di quelle che sono le sue possibilitร di espansione questo non investirร e a rimetterci รจ lo Stato. Abbiamo necessitร di uniformare la normativa a livello nazionale, va stabilito un principio di gerarchia delle fonti che metta in campo la prioritร a livello nazionale. E’ necessario per mettere a terra le concessioni quando devi fare la gara. Norme troppo restrittive a livello regionale danneggiano lo Stato, oltretutto molte di queste norme sono piรน che altro dei manifesti, talmente inapplicabili che poi le Regioni adottano proroghe su proroghe perchรจ non riescono a renderle attuabili. Come Commissione d’inchiesta sul gioco vogliamo collaborare con gli operatori, ci saranno audizioni anche con loro. Bisogna prescindere dal pregiudizio sia di chi รจ necessariamente contro sia di chi รจ necessariamente a favore”, ha chiarito Marino.
“La buona notizia รจ l’arrivo della legge delega in Consiglio dei Ministri la prossima settimana, penso sia un elemento fondamentale da cui partire, dovendo perรฒ considerare quanto accaduto nelle esperienze passate, che non sono certo state un successo. Se ci imbarchiamo in un processo di delega abbiamo necessitร di procedere a tappe serrate proprio per porre rimedio a quanto non รจ stato fatto negli ultimi 5 anni. Bisogna lavorare insieme agli operatori e agli enti locali, vanno posti in essere circoli virtuosi di scambio. E’ vero, c’รจ una mancata valorizzazione del ruolo del concessionario, bisogna quindi creare le condizioni per rendere questo ruolo particolarmente importante. Se si continua con questo regime di proroghe capisco le difficoltร dei concessionari. Se ragiono nell’ottica dei ghetti, va sottolineato che in assenza di controllo sociale si fnisce per incentivare il giocatore patologico, lรฌ infattti ognuno si sente libero di fare quello che vuole. Quello del distanziometro รจ un tema complesso, abbiamo provvedimenti troppo diversificati tra loro. I tre punti delicati finiscono per essere i distanziometri, gli orari e l’indicazione dei luoghi sensibili. Qui deve essere lo Stato a intervenire, altrimenti รจ un liberi tutti che finisce per essere devastante. Sulla pubblicitร in Italia ci sono le norme piรน restrittive d’Europa, che oltretutto vengono aggirate. Questo produce un duplice effetto negativo, perchรจ il messaggio arriva comunque ma non c’รจ invece informazione su ciรฒ che รจ legale. Varrebbe la pena di fare una riflessione su questo tema. Vediamo di dare una pratica attuazione a questa legge delega, perchรจ non voglio che si ripeta, nel poco tempo a disposizione, quello che รจ successo nella scorsa legislatura. Il testo unico del gioco sarebbe la cosa migliore ma intanto vediamo di fissare alcuni elementi di certezza, che permetterebbero di far ridecollare in maniera positiva il settore creando un comportamento virtuoso nei rapporti tra Stato, concessionari e cittadino-giocatore”, ha concluso il Presidente della Commissione parlamentare di inchiesta sul gioco illegale e sulle disfunzioni del gioco pubblico del Senato.