Perugia, Consiglio Comunale esamina proposta regolamento anti-slot

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(Jamma) Questa mattina presso la sala ex Giunta di palazzo dei Priori, sede del Comune di Perugia, i Capigruppo di maggioranza hanno tenuto un conferenza stampa sul tema della dipendenza da gioco d’azzardo.Stelvio Zecca, primo firmatario dell’odg presentato, ha aperto l’incontro spiegando le ragioni che hanno spinto i capigruppo a redigere l’atto. “Negli ultimi tempi alcuni Sindaci hanno assunto alcune iniziative al fine di permettere ai Comuni il recupero delle competenze in materia di slot-machine; per tali ragioni abbiamo inteso proporre un odg con la finalità di combattere quella che è diventata una vera e propria piaga sociale. L’idea, in concreto, è di consentire al Sindaco di eliminare le macchinette in base al suo ruolo di garante della salute pubblica. Si tratta infatti di situazioni che hanno di fatto messo in ginocchio molte famiglie, perchè colpiscono soprattutto le persone più indifese”. Il capogruppo Idv ha chiarito che, di fronte al silenzio complessivo davanti a questa problematica, occorre alzare l’attenzione per porre rimedio ad una necessità sociale che costa circa 7 miliardi all’anno alla collettività in termini di interventi sanitari. “E’ una battaglia difficile, ma che sicuramente può servire per contribuire a migliorare la società. Partire da un’iniziativa forte, non tanto per proibire, ma per mettere un freno alla situazione facendo recuperare competenze ai Sindaci, rappresenta un primo passo affinchè lo stato prenda coscienza del problema”.

Il consigliere Filippo Cardone (Centro Democratico) ha precisato che, dal punto di vista medico, sta emergendo con forza il tema della ludopatia, ossia una patologia sociale rispetto alla quale lo stato ha il compito ed il dovere di mettere in campo tutte le strategie ed i rimedi necessari per combatterla. A rischio, secondo Cardone, ci sono in Italia oltre 1.700.000 persone; per questo è stato presentato un odg provocatorio: “vogliamo che tutti prendano atto di quella che rappresenta una vera e propria malattia, con effetti devastanti soprattutto in capo alle persone più deboli. Sappiamo infatti, che sono molteplici i motivi che spingono le persone ad avvicinarsi alle varie forme di gioco, ivi compresa la fase di recessione del paese, ma anche la pubblicità martellante. Ed allora è chiaro che non si può tacere di fronte ad una situazione grave che va a tutti gli effetti accostata ad altri tipi di dipendenza, come alcool, tossicodipendenza”.

Francesco Mearini (PD) si è detto convinto del fatto che l’organo che può intervenire in modo deciso ed immediato su questo tema non può che essere il Parlamento. “Purtroppo siamo al cospetto di una legislazione che sta liberalizzando completamente il sistema con evidenti conseguenze anche in termini di salute pubblica. Ed allora, a fronte di ciò, sono sempre più frequenti le richieste di aiuto rivolte ai Sindaci da parte dei familiari di coloro che si sono letteralmente rovinati davanti alle dilaganti macchinette. E’ vero, infatti, che i Comuni avvertono per primi questa drammaticità sociale, ma è altrettanto vero che i Sindaci oggi hanno le mani legate; per tali ragioni la soluzione proposta nell’odg assume la valenza del classico sasso lanciato nello stagno, ossia una provocazione necessaria per smuovere le coscienze”. Secondo il capogruppo PD è giunto il momento di sollevare il coperchio rispetto ad una vicenda sempre più drammatica e che scivola, troppo spesso, nell’illegalità.

Emiliano Pampanelli ha precisato che ci troviamo di fronte ad una vera e propria ipocrisia dello Stato: si introduce, di fatto, una sorta di “tassa sulla speranza” e, nel contempo, si favoriscono liberalizzazioni indiscriminate che finiscono solo per creare effetti sociali devastanti. “Di fronte ad una crisi economica evidente, lo Stato ha scelto di implementare il gioco per ottenere maggiori risorse facendo leva sulle speranze dei cittadini. Vorremmo, però, sapere che fine fanno queste risorse e quali controlli vengono esercitati su un settore così delicato, molto spesso preda delle organizzazioni malavitose”. Il capogruppo Prc ha sottolineato che la società ha bisogno di un intervento diretto da parte del Parlamento sul tema e l’odg ha proprio questa finalità, ossia muovere le coscienze tenuto conto dei poteri limitati riservati ai Sindaci. “Vogliamo mettere un freno alla proliferazione delle sale giochi e vogliamo farlo proponendo un’azione che è consentita dalla nostra legislazione. Ma l’obiettivo finale resta la sensibilizzazione della comunità nazionale, affinchè i cittadini non siano lasciati soli e preda delle illusioni”.

Silvano Segazzi (Sinistra e Socialisti) ha chiuso l’incontro sottolineando che contro il diffondersi delle slot-machine occorre far qualcosa e l’iniziativa deve partire proprio dalle Amministrazioni Comunali, organismi deputati al rilascio delle autorizzazioni commerciali, ma soprattutto Enti vicini al territorio ed ai cittadini. “Credo, infatti, che questo sistema vada in qualche modo regolarizzato per evitare le attuali distorsioni”.

Questo il testo dell’odg presentato sull’argomento dai capigruppo e che è stato oggetto di discussione durante la seduta odierna della IV Commissione:

“PREMESSO CHE: La proliferazione di slot-machine e sale giochi non fa che colpire chi è più debole, non solo sotto il profilo economico ma sotto il profilo psichico. Con un giro d’affari in forte crescita il gioco d’azzardo si presenta come terza industria del paese (dopo Enel ed Eni), generando cospicui incassi al Ministero del Tesoro (circa 3,9 miliardi di euro lo scorso anno) ma al tempo stesso è anche portatore di interessi per la criminalità organizzata in quanto ha elevatissimi e rapidi guadagni e dà la possibilità di riciclare considerevoli somme di denaro provenienti da attività illecite, EVIDENZIATO CHE: Ogni italiano spende in media oltre 1.000 euro l’anno per il gioco d’azzardo (dato tra i più alti al mondo), arrivando in molti casi ad una dipendenza patologica che porta ad effetti drammatici sul piano economico, sociale e familiare; i maggiori “consumatori” delle varie forme di gioco d’azzardo “ di facile guadagno ” appartengono quasi sempre alle classi più disagiate e sotto acculturate, che tentati dal “vincere facile” diventano vittime di una vera e propria patologia e quasi sempre, per dare una svolta alla propria situazione, non fanno altro che rovinare la propria famiglia arrivando al baratro. PRESO ATTO CHE: Che grazie alle liberalizzazioni delle licenze commerciali, esce dal controllo amministrativo comunale divenendo più semplice l’apertura di sale giochi e i sindaci non possono intervenire per bloccarne l’apertura”. tutto cio’ premesso e considerato, il consiglio comunale su istanza dei presentatori del presente ordine del giorno impegna il Sindaco e la Giunta: Vista la disciplina sanitaria che pone il Sindaco garante della salute pubblica e visto l’acclarato riconoscimento della malattia di dipendenza da tali giochi, di intervenire, con “ordinanza sanitaria”, per l’eliminazione nel territorio comunale delle Slot Machine; in subordine si richiede un interessamento tramite il Governo Nazionale per poter regolare tale attività riassegnando il controllo e la regolamentazione di detto settore ai comuni per limitarne al massimo la presenza”.

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