Azzano Decimo: approvato dal consiglio documento per operare sgravi fiscali a esercizi no-slot

(Jamma) Prevedere agevolazioni fiscali per quei locali che scelgano di non avere slot machine: questo il fine della mozione presentata dal capogruppo della Lega Nord, Luigi Boffo, e approvata dal consiglio comunale di Azzano Decimo (Pordenone) in seguito all’introduzione di alcune integrazioni da parte della maggioranza.

A votare per il via libera al documento, oltre al Carroccio e ai gruppi che compongono l’amministrazione Putto, è stato anche il Pdl.

Sulla scorta di provvedimenti analoghi adottati da amministrazioni locali di tutta Italia per contrastare il dilagare della ludopatia, Boffo ha presentato una mozione che prevede una serie di agevolazioni, in particolare fiscali ma non soltanto, per quei gestori di esercizi pubblici che decidano di non avere slot machine all’interno delle proprie attività. Oltre a una riduzione della tassa di occupazione del suolo pubblico, che ha un impatto considerevole sulle attività che dispongono di uno spazio esterno, Boffo aveva inizialmente pensato ad altre azioni finalizzate a sgravare i gestori di parte del peso (e dei costi) della burocrazia. La maggioranza ha quindi introdotto alcune modifiche, fermo restando che il documento approvato dall’assemblea civica impegna l’amministrazione non determinando immediate azioni. Il fatto che la maggioranza abbia voluto, attraverso la revisione, partecipare al via libera al documento, può però far pensare che i propositi possano concretizzarsi.

 

Anche in provincia, da tempo, la ludopatia ha iniziato a rappresentare un problema da monitorare con attenzione: le Aziende sanitarie seguono decine di casi, senza contare che sul territorio operano numerosi professionisti privati specializzati nella cura delle conseguenze del gioco d’azzardo. Da queste considerazioni, oltre che dalla potenziale presenza di situazioni analoghe ad Azzano, prende le mosse la mozione di Boffo. La discussione che ha portato alla stesura della versione definitiva ha messo in luce le posizioni dei consiglieri di Libertà per Azzano, che hanno scelto di non allinearsi al “sì” pronunciato dal resto dell’assemblea azzanese.

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