Secondo Repubblica sarebbero in totale dieci i giocatori coinvolti. Tra questi c’è anche un altro juventino, ma, sostiene il quotidiano, non di primo piano. E altri calciatori di Serie A. Le piattaforme illegali su cui avrebbero scommesso sono almeno tre. L’inchiesta nasce da un’agenzia di scommesse regolare alla quale erano però collegati computer che portavano a siti senza i permessi per operare in Italia. Si tratta di sistemi che spesso vanno ad incrociarsi con il riciclaggio di denaro da parte della criminalità organizzata. Fagioli avrebbe giocato «centinaia di migliaia di euro». A lui la polizia è arrivata tramite un’agenzia Eurobet con sede a Torino. Quando ha saputo dell’indagine, Fagioli ha avvertito la Federcalcio. Ma ha anche consegnato il suo cellulare. Proprio da questa mossa hanno origine le mosse di ieri. 

Le scommesse illegali 

Perché agli atti ci sono le chat di Fagioli con una serie di compagni in cui si parla esplicitamente di scommesse. Sono una decina, dice il quotidiano. Tra questi un compagno della Juve di seconda fascia. Ci sono anche Tonali e Zaniolo. Dal cellulare non c’è la prova certa che i due abbiano scommesso. Ma i messaggi, aggiunge Repubblica, sono inequivocabili. Il sito di Tonali sarebbe worldgame365.me. Quelli di Zaniolo sarbbero Evoz9.fx e Gaming.net, entrambi illegali. Poi c’è Corona. L’informazione potrebbe essergli arrivata da «ambienti calcistici milanesi». Oppure da una fonte all’interno della Figc. L’uscita ha permesso a Zaniolo e Tonali di arrivare preparati: «Ci aspettavano», dice una fonte investigativa. «L’inchiesta? Sarà grossa, racconterò tutto», dice ancora Corona. L’impressione è proprio che si sia soltanto all’inizio.

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