“Le entrate tributarie e contributive nel mese di gennaio mostrano nel complesso una crescita di 6.275 milioni di euro (+8,9 per cento) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La dinamica osservata è la risultante della variazione positiva delle entrate tributarie (+5.601 milioni di euro, +13,1 per cento) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive (+674 milioni di euro, +2,4 per cento)”.

E’ quanto si legge nell’ultimo rapporto mensile sull’andamento delle entrate tributarie e contributive, redatto dal Dipartimento delle finanze e dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

“Le entrate tributarie nel periodo considerato aumentano di 5.601 milioni di euro (+13,1 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2022. Il gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato cresce di 5.506 milioni di euro (+13,2 per cento). In crescita gli incassi da attività di accertamento e controllo (+150 milioni di euro, +18,8 per cento) e le entrate degli enti territoriali (+84 milioni di euro, +3,5 per cento). Le poste correttive – che riducono le entrate del bilancio dello Stato – sono in aumento di 139 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023 (6,6 per cento). Nel primo mese del 2024 – prosegue il rapporto – le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 47.274 milioni di euro (+5.506 milioni di euro, +13,2 per cento). Le entrate relative alle imposte dirette risultano pari a 33.632 milioni di euro (+4.684 milioni di euro, +16,2 per cento); quelle relative alle imposte indirette ammontano a 13.642 milioni di euro (+822 milioni di euro, +6,4 per cento). Tra le entrate derivanti dalle imposte dirette, il gettito IRPEF si è attestato a 30.025 milioni di euro (+3.281 milioni di euro, +12,3 per cento) principalmente per effetto dell’aumento delle ritenute di lavoro dipendente (+2.865 milioni di euro, +11,1 per cento) e della componente dell’autoliquidazione (+414 milioni di euro). L’IRES è stata pari a 886 milioni di euro (+420 milioni di euro, +90,1 per cento). Positivi sono gli andamenti delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+465 milioni di euro, +67,6 per cento) e dell’imposta sostitutiva sui redditi e sulle ritenute su interessi e altri redditi di capitale (+130 milioni di euro, +27,4 per cento). Tra le imposte indirette, le entrate IVA ammontano a 8.896 milioni di euro (+720 milioni di euro, +8,8 per cento): 7.338 milioni di euro (+691 milioni di euro, +10,4 per cento) derivano dalla componente relativa agli scambi interni; 1.558 milioni di euro (+29 milioni di euro, +1,9 per cento) dal prelievo sulle importazioni. In aumento il gettito dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) (+105 milioni di euro, +11,8 per cento). Le entrate di lotterie e altre attività di gioco ammontano a 594 milioni di euro registrando una flessione pari a 64 milioni di euro (-9,7 per cento)“.

“Nel mese di gennaio – evidenzia il rapporto – il gettito relativo agli incassi da attività di accertamento e controllo è pari a 948 milioni di euro e registra una variazione positiva rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente (+150 milioni di euro, +18,8 per cento). In crescita risultano la componente relativa alle imposte dirette (+120 milioni di euro, +34,2 per cento) e la componente relativa alle imposte indirette (+30 milioni di euro, +6,7 per cento). Le entrate tributarie degli enti territoriali nel periodo ammontano a 2.481 milioni di euro e registrano una crescita rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente (+84 milioni di euro, +3,5 per cento). In aumento le entrate Irap (+50 milioni di euro, +2,8 per cento). Le poste correttive nel periodo considerato sono risultate pari a 2.245 milioni di euro, in crescita rispetto
al corrispondente periodo dello scorso anno (+139 milioni di euro, +6,6 per cento). In aumento le compensazioni relative alle imposte dirette (+63 milioni di euro, +5,6 per cento), le compensazioni relative alle imposte indirette (+65 milioni di euro, +6,8 per cento) e quelle riferite agli enti territoriali (+11 milioni di euro, +40,7 per cento).

“Le entrate tributarie del bilancio dello Stato incassate nel periodo – si legge nel rapporto – ammontano a 46.475 milioni di euro in crescita di 2.253 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2023 (+5,1 per cento). In aumento gli incassi delle imposte dirette (+4.421 milioni di euro, +16,0 per cento) tra i quali va segnalata la crescita del gettito dell’IRPEF (+3.085 milioni di euro, pari a +12,2 per cento). In flessione gli incassi delle imposte indirette (-2.168 milioni di euro, -13,0 per cento). Tra questi ultimi si evidenzia la diminuzione del gettito dell’IVA (-2.416 milioni di euro, pari a -19,4 per cento) per effetto dell’aumento dei versamenti in conto residui, riferiti alla componente degli scambi interni, registrati nel mese di gennaio 2023, pari a 5.642 milioni di euro, a fronte di versamenti che nel gennaio 2024 sono risultati pari a 2.578 milioni di euro. Al netto dei versamenti in conto residui, il gettito delle imposte indirette registra un aumento di 896 milioni di euro (+8,1 per cento) e il gettito IVA mostra una crescita di 648 milioni di euro (+9,5 per cento)”.

“Gli incassi contributivi del mese di gennaio 2024 – spiega ancora il rapporto – sono risultati pari a 28.465 milioni di euro, in aumento di 674 milioni di euro (+2,4 per cento) rispetto al corrispondente mese dell’anno precedente. Le entrate contributive dell’INPS ammontano a 27.415 milioni di euro, in aumento di 701 milioni di euro rispetto al 2023 (+2,6 per cento). Tale andamento è il risultato della crescita delle entrate contributive del settore privato (+3,7 per cento) e della diminuzione registrata dagli incassi delle gestioni dei lavoratori dipendenti pubblici (-2,1 per cento). La dinamica di quest’ultima componente risente dei maggiori incassi – in buona parte aventi natura una tantum – registrati nel mese di gennaio 2023, in conseguenza del rinnovo dei contratti del pubblico impiego per il triennio 2019-2021 siglati nell’ultimo bimestre del 2022, con il pagamento dei relativi arretrati. I premi assicurativi dell’INAIL ammontano a 123 milioni di euro, in riduzione di 59 milioni di euro rispetto all’anno precedente. Le entrate contributive degli Enti previdenziali privatizzati risultano pari a 927 milioni di euro, registrando un incremento del 3,6 per cento rispetto al corrispondente periodo dell’anno precedente”, conclude il rapporto.

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