Proseguono incessantemente le attività di polizia economico-finanziaria da parte di tutte le Fiamme Gialle della provincia labronica, coordinate dal Comando Provinciale Livorno, al fine di prevenire e contrastare violazioni, questa volta, nel settore dei giochi e della tutela dei minori. Ciò, anche a seguito di segnalazioni di alcune mamme che lamentavano come ai loro figli minorenni venisse concesso, da alcuni punti scommesse, di effettuare giocate e spendere quindi così la “paghetta” data loro.

Nel corso di un controllo dei clienti di un’attività del settore presente del capoluogo, pattuglia di finanzieri ha in effetti individuato un minore che, appena uscito dall’attività, aveva in mano la ricevuta di una giocata da lui appena fatta, per una partita del campionato di calcio. La prosecuzione del controllo all’interno ha confermato il comportamento irregolare da parte del punto scommesse, atteso che è assolutamente vietato far giocare i minori di anni 18.

I militari hanno quindi contestato al titolare dell’attività la violazione del D.L. 98/2011, che prevende una pesante multa amministrativa di oltre 6mila euro, nonché la sanzione accessoria della chiusura dell’attività da un minimo di 10 ad un massimo di 30 giorni.

Un dettagliato rapporto è stato inoltrato all’Agenzia delle Dogane e Monopoli, che potrà valutare i provvedimenti del caso.

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