L’operatore promette di combattere su tutti i fronti contro la sentenza ritenuta “ingiusta” dell’autorità di regolamentazione olandese (Ksa)

Gammix Limited ha annunciato l’intenzione di contestare la sanzione “oltraggiosa e infondata” inflitta loro dall’Autorità olandese per il gioco d’azzardo (Ksa).

Gammix ha dichiarato che la sanzione record di 19,7 milioni di euro inflitta si basa su “dati falsificati, estrema imprecisione e matematica altamente sospetta”.

Nella sentenza, l’autorità di regolamentazione ha affermato che Gammix è stata giudicata per aver consentito l’accesso al gioco d’azzardo online per i consumatori olandesi, oltre a non richiedere la verifica dell’età al momento dell’iscrizione, cosa che la società contesta con tutto il cuore.

Gammix riferisce che gli account utilizzati per accedere ai suoi siti durante l’indagine sono stati creati in Lussemburgo, con depositi effettuati tramite carta di credito. Gammix ha aggiunto che tale azione viola i termini e le condizioni dei siti, in particolare la fornitura di informazioni false al momento dell’iscrizione.

L’operatore afferma che la sanzione, pari a 19.679.000 euro, è stata calcolata utilizzando i dati di un servizio proprietario di aggregazione del traffico Web e un moltiplicatore di 240 euro per clic. Gammix ritiene che questo dimostrerebbe un fatturato che non esiste.

Inoltre, Gammix condanna fermamente lo stile di indagine del “mystery shopper” della Ksa, che, afferma l’operatore, è una base ingiusta per questa sanzione da record.

Phil Pearson, direttore di Gammix Limited, ha promesso di “combattere su tutti i fronti fino a quando non riceverà scuse e ritrattazioni“.

Ha detto: “Ksa ha imposto alla nostra azienda una sanzione che è sia oltraggiosa che infondata. Ora che siamo in grado di parlare apertamente del caso, possiamo confermare che stiamo combattendo su tutti i fronti come, per noi, questo è un’azione straordinaria e inutilmente pesante da parte di un’autorità di regolamentazione che molti già consideravano inavvicinabile.

Quando abbiamo ricevuto il primo avviso di una possibile sanzione, li abbiamo contattati per dire che avevamo dei blocchi in atto. Abbiamo anche chiesto tutte le informazioni in loro possesso che fossero rilevanti per l’indagine, per assicurarci di rimanere in conformità con tutte le linee guida, una richiesta che sembravano ignorare. I nostri avvocati si sono anche rivolti all’autorità di regolamentazione, per iscritto, per ottenere maggiori informazioni, ma ancora una volta non è arrivata alcuna risposta.

Avevamo abilitato un blocco su Cloudflare per qualsiasi IP olandese, non abbiamo la lingua olandese o metodi di pagamento diretti olandesi e categoricamente non prendiamo di mira il traffico olandese. Se gli affiliati pubblicano uno dei nostri marchi su siti rivolti ai Paesi Bassi, non possiamo essere ritenuti responsabili per tali promozioni. Tuttavia, una volta raggiunto il sito finale, i giocatori non sarebbero stati in grado di registrare un account“.

Pearson ha concluso: “Questa multa è una barzelletta assoluta e la contesteremo in ogni modo possibile, in ogni momento possibile. Ci fermeremo solo dopo che questa oltraggiosa sanzione sarà stata revocata e avremo ricevuto le scuse ce lo meritiamo“.

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