“Oggi è importante sottolineare sia l’assoluta urgenza di un riordino che l’inefficacia dei distanziometri. Con il Covid c’è stato lo spostamento della domanda verso prodotti a minore contributo erariale, oltre che il ritorno sensibile dell’offerta illegale, e non va dimenticato il fenomeno di avvicinamento verso il gioco online. Altro aspetto rilevante riguarda l’inefficacia della tessera sanitaria e dei sistemi di formazione degli operatori. Tutto questo porta oggi all’impossibilità di fare molte gare. In generale, per quanto riguarda la riforma, vanno bene i sistemi di autoesclusione, si potrebbe poi introdurre il registro unico degli operatori. In vista dei futuri bandi bisogna pensare a una maggiore digitalizzazione dei punti vendita e dovrebbe anche esserci un’evoluzione della base imponibile di alcuni giochi, passando dall’imposizione sulla raccolta a quella sul margine. Infine può essere formulata meglio la materia della concorrenza e può essere una soluzione la regolamentazione dei prodotti online e dei sistemi di pagamento per i giochi online nei punti vendita fisici. La materia, essendo così tecnica, richiede tavoli di lavoro a cui possano partecipare sia gli operatori del settore che l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli”. Lo ha detto il presidente di Egp-Fipe, Emmanuele Cangianelli (nella foto), in audizione sulla Delega fiscale in Commissione Finanze della Camera.

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