Il Tar dell’Emilia Romagna, sezione I, ha respinto il ricorso di una sala giochi di Modena per l’annullamento di un provvedimento di chiusura di 10 giorni disposto dalla Questura per violazione degli orari di apertura.

Per il Tar “contrariamente alla tesi esposta nel ricorso, la violazione del limite orario nella raccolta delle scommesse e del gioco lecito favorisce l’aggregazione di soggetti pericolosi per l’ordine pubblico presso l’esercizio gestito dalla società ricorrente e quindi ben ha fatto la Questura a stigmatizzare tale violazione e a sottolinearne la rilevanza ai fini dell’adozione della misura di sospensione dell’attività.

In conseguenza di ciò risulta giustificato l’ordine di sospensione della licenza da parte del Questore, atteso che “il potere in questione, ampiamente discrezionale, ha natura tipicamente preventiva e cautelare, a garanzia di interessi pubblici primari quali la sicurezza e l’ordine pubblico; ne discende che la sospensione della licenza deve ritenersi legittimamente adottata in tutti i casi in cui, a prescindere dalla colpa del titolare dell’esercizio, ricorra una situazione tale da configurare una fonte di pericolo concreto ed attuale per la collettività” (T.A.R. Lombardia, Milano, III, 16 dicembre 2013, n. 2836; 11 febbraio 2011, n. 457; anche T.A.R. Lombardia, Milano, I, 9 agosto 2022, n. 1912; T.A.R. Toscana, II, 4 maggio 2021, n. 631). A ciò va aggiunto che è sufficiente la sussistenza del mero pericolo per la sicurezza pubblica per consentire al Questore l’adozione della misura cautelare, nell’esercizio di poteri discrezionali censurabili solo per manifesta irragionevolezza”.

Articolo precedenteAsTro, assemblea degli associati del 25 gennaio: i punti all’ordine del giorno
Articolo successivoELA Games e Octoplay uniscono le forze per sviluppare un gioco unico