“Questa è la quarta rilevazione che facciamo inervistando sempre le stesse persone. Abbiamo seguito per 6 mesi 400 giocatori per comprendere le dinamiche di scelta. Il gioco è un’abitudine consolidata, il 64% degli intervistati ha giocato almeno una volta al mese, tutti i mesi, alle lotterie ad estrazione istantanea. C’è una tendenza a sperimentare il gioco online. Questa non si trasforma automaticamente in un passaggio dal fisico all’online, ma c’è un continuo di atteggiamenti esplorativi. In questo momento prevale nettamente un atteggiamento di gioco misto”.

Lo ha detto Riccardo Grassi (nella foto), direttore di ricerca di SWG, intervenendo a Roma al convegno “Giocare da grandi. Gioco pubblico e altre forme di intrattenimento”, organizzato da Formiche in collaborazione con SWG e IGT Lottery.

“La spesa media mensile in giochi con vincita in denaro – ha spiegato il ricercatore – è di 114,14 euro, mentre la vincita media è di 79,26 euro, con un saldo medio mensile di -34,88 euro. I nostri dati evidenziano che all’aumentare del gioco aumenta la consapevolezza del rischio economico ad esso associato. Paradossalmente sono i piccoli giocatori ad vere meno coscienza del rapporto tra giocato e vincita. La spesa media del gioco a vincita in denaro rappresenta circa un terzo della spesa per le attività del tempo libero. I giocatori che appartengono a famiglie dove le uscite sono superiori alle entrate rappresentano il 26% del totale del campione, -11% rispetto ad un campione standard di popolazione. Questo ci dice che ci gioca più difficilmente appartiene a famiglie che sono in uno stato di difficoltà economica. I giocatori che appartengono a famiglie dove le uscite pareggiano le entrate rappresentano il 38% del totale del campione (+3% rispetto ad un campione standard di popolazione). I giocatori che appartengono a famiglie dove le entrate sono superiori alle uscite e sono state destinate a spese extra rappresentano il 14% del totale del campione (+3%) rispetto ad un campione standard di popolazione. La scelta dei giochi a vincita in denaro non è, se non per una parte marginale, una scelta legata al desiderio di guadagnare. Tendenzialmente il fatto di avere vinto poco, ma avere vinto, dà più continuità al gioco. In sintesi, i comportamenti di gioco hanno la loro radice nel divertimento. Inoltre, il fatto di fare piccole vincite periodiche è un elemento chiave della fidelizzazione al singolo gioco. Infine, l’eccesso di spesa o di tempo dedicato a questo tipo di giochi è ampiamente metabolizzato e sembra far parte anch’esso dell’esperienza di gioco. Il divertimento nasce non tanto dalla certezza della vincita, quanto dall’ingaggio, dalla possibilità di sfidare il fato in un contesto caratterizzato dal prevalere di comportamenti consapevoli, in cui anche l’eccesso occasionale (di spesa o di tempo dedicato) fa parte dell’esperienza”.

Di seguito i dati della ricerca presentati da Riccardo Grassi:

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