Google ribadisce il suo impegno contro gli annunci ingannevoli sui servizi di gioco d’azzardo e il rispetto delle regole nazionali. Miliardi di persone ogni giorno, in tutto il mondo, accedono al motore di ricerca per trovare informazioni pertinenti e affidabili, inclusi gli annunci pubblicitari. Con questa consapevolezza Google mette in campo migliaia di professionalità, che lavorano 24 ore su 24, per garantire la salvaguardia dell’ecosistema della pubblicità digitale.

Nell’ultimo anno si è registrato un sensibile incremento delle frodi via Internet, anche in Italia dove, secondo la Polizia Postale, le truffe online hanno registrato una del 20%, con ricavi che sono passati da 114 milioni di euro a 137 milioni. Ma i malintenzionati, nonostante le azioni di contrasto, aggiornano costantemente le loro tattiche per manipolare la pubblicità digitale al fine di truffare persone e aziende.

Il mercato dell’azzardo online illegale, secondo le ultime stime, nel nostro Paese vale oltre 18 miliardi l’anno. Mercato che, per promuoversi tra i potenziai consumatore, non può che affidarsi ai motori di ricerca.

Google rinnova costantemente il suo impegno per garantire la sicurezza degli annunci e nel 2023 ha bloccato o rimosso 5,5 miliardi di annunci pubblicitari, in leggero aumento rispetto all’anno precedente, e 12,7 milioni di account di inserzionisti, quasi il doppio rispetto all’anno precedente.

Nel complesso sono stati rimossi 206,5 milioni di annunci pubblicitari per violazione della policy sulla rappresentazione ingannevole, che include molte tattiche di truffa, e 273,4 milioni di annunci pubblicitari per violazione della policy sui servizi finanziari. Oltre 1 miliardo di annunci pubblicitari sono stati rimossi per la violazione della policy contro l’abuso della rete pubblicitaria, che include la promozione di malware.

Gli annunci di servizi di gioco d’azzardo bloccati dal motore di ricerca sono stati poco meno di 193 milioni in tutto il mondo, oltre il doppio di quelli a carattere sessuale e circa il triplo delle violazioni sul diritto d’autore.

La tutela del consumatore dai rischi della pubblicità ingannevole comprende, per Google, anche una attenzione a quegli annunci che potrebbero risultare inappropriati rispetto alla sensibilità culturale dei clienti o addirittura illegali in base alle leggi nazionali. Ci sono insomma pubblicità e promozioni che possono non essere mostrate agli utenti di uno specifico luogo o per le quali gli inserzionisti potrebbero dover soddisfare ulteriori requisiti prima che i loro annunci possano essere pubblicati.

Rientrano in questa casistica gli annunci di servizi per il gioco d’azzardo, per cui, vedi il caso dell’Italia, non possono essere di natura pubblicitaria.  

Gli strumenti di Google hanno consentito di bloccare nel 2023 6,9 miliardi di annunci. Di questi oltre 418 milioni non rispondevano ai requisiti legali, 282 milioni promuovevano attività finanziarie truffaldine e oltre 144 milioni servizi di gioco d’azzardo.

Gli strumenti di contrasto

Per garantire quello che Google definisce un “impegno nel mantenere un Internet sano e supportato dalla pubblicità” la tendenza è stata e sarà l’impatto dell’intelligenza artificiale generativa. Questa nuova tecnologia ha introdotto cambiamenti significativi nel settore della pubblicità digitale, dall’ottimizzazione delle prestazioni all’editing delle immagini.

L’intelligenza artificiale generativa rappresenta anche un’opportunità unica per migliorare in modo significativo l’applicazione delle policy. Questo vuole dire utilizzare sistemi di machine learning basati sull’intelligenza artificiale che rilevano miliardi di annunci dannosi prima ancora che una persona possa vederli. Sappiamo però che questi sistemi, sebbene siano altamente sofisticati, hanno storicamente bisogno di essere addestrati in modo estensivo: spesso si basano su centinaia di migliaia, se non milioni, di esempi di contenuti in violazione. Non è raro che le pubblicità vengano create o modificate per sfuggire dai sistemi di rilevamento, rendendo estremamente difficile distinguere tra servizi legittimi e quelli falsi, e adattare rapidamente i sistemi automatizzati di controllo per combattere le truffe.

La pubblicità al gioco d’azzardo e la sanzione di AGCOM sospesa dal Tar

Nel 2022 AGCOM ha contestato una sanzione a Google di 750.000 euro per la presunta violazione dell’articolo 9 del ‘Decreto Dignità’ relativo al divieto di pubblicità del gioco d’azzardo. Nello specifico si contestava la pubblicazione di annunci sulla piattaforma Youtube. Il Tribunale Amministrativo Regionale ha ribaltato questa decisione annullando la sanzione e sollevando importanti questioni sulle responsabilità del motore di ricerca. Per il Tar la società ha agito in modo coerente con le disposizioni previste dalla normativa europea e italiana tanto che aveva rapidamente rimosso i video contestati una volta informato dall’Autorità. Questo a dimostrazione del fatto che Google non aveva svolto un ruolo attivo nella promozione dei contenuti vietati.

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