“Nel 2020 ho creato una campagna di raccolta fondi per creare il primo gioco al mondo sulla psicoanalisi freudiana. Questa ha avuto successo e da lì in poi ho iniziato a produrre il videogioco. Ovviamente non mi sono occupata solo di questo, ho infatti creato videogiochi sulla salute mentale, sulla salute in azienda, sulla salute degli adolescenti. Si tratta di videogames piccoli che hanno tutti il grande obiettivo di parlare di argomenti molto spinosi e complessi, arrivando alle scuole. In Italia ci sarebbero tantissimi ragazzi che potrebbero fare i game designer, un mondo di professioni che però non viene sufficientemente stimolato perchè c’è un grosso problema che riguarda il futuro. Come sviluppatori indipendenti abbiamo bisogno della possibilità, oltre al trax credit che è stato introdotto, di accendere a livello politico un faro su un dato fondamentale: il giro d’affari dei videogiochi in Italia equivale a 2,2 miliardi di euro, superando musica e cinema messi insieme. A livello competitivo potremmo produrre tanti videogiochi di altissima qualtà, anche culturali, lo potremmo fare se ci fossero delle misure che permettano al settore di crescere. Chiediamo il ripristino del First Playable Fund, che nel 2020 aveva stanziato 4 milioni di euro a fondo perduto per cercare di aiutare i piccoli sviluppatori indipendenti”.

Lo ha detto Fortuna Imperatore (nella foto al centro), sviluppatrice di videogiochi, audita dalle Commissioni riunite Cultura e Lavoro della Camera sulla risoluzione riguardante l’introduzione di una disciplina degli e-sport.

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