La Camera con 182 voti favorevoli e 97 contrari ha approvato il disegno di legge Delega al Governo per la riforma fiscale (A.C. 1038-A) e dell’abbinata proposta di legge Marattin e Enrico Costa (A.C. 75). Come noto il testo prevede, all’articolo 13, il riordino dei giochi. Durante l’esame odierno in Aula, sono stati respinti tutti gli emendamenti della minoranza in materia di gioco pubblico, tranne la proposta di modifica del Movimento 5 Stelle che estende le richieste dei requisiti delle normative antimafia a tutti i partner contraenti appalti o subappalti, rispetto alle concessioni.

In particolare, l’articolo 13 contenente i principi e i criteri direttivi in materia di giochi, conferma innanzitutto il modello organizzativo del sistema dei giochi basato sul regime concessorio e autorizzatorio. Reca inoltre i princìpi e criteri direttivi per il riordino delle disposizioni vigenti in materia di giochi pubblici, con specifico riguardo, tra l’altro, alla tutela dei soggetti maggiormente vulnerabili e alla prevenzione dei fenomeni di disturbi da gioco d’azzardo, alla dislocazione territoriale degli esercizi, ai requisiti soggettivi e di onorabilità dei soggetti concessionari, alla crisi del rapporto concessorio, alla riserva statale nella organizzazione ed esercizio dei giochi, al prelievo erariale, alla partecipazione degli enti locali al procedimento di autorizzazione e di pianificazione, alle regole di rilascio delle licenze, alla disciplina dei controlli e dell’accertamento dei tributi, alla qualificazione e alla responsabilità degli organismi di certificazione degli apparecchi da intrattenimento.

Nel corso dell’esame in Commissione Finanze è stato approvato un emendamento del Governo che prevede il coinvolgimento diretto della GdF nei piani di controllo sulle attività di gioco. Inoltre sono stati approvati anche l’emendamento Rubano (FI) che prevede l’impiego di forme di comunicazione del gioco legale coerenti con l’esigenza di tutela dei soggetti più vulnerabili e l’emendamento Vaccari (PD-IDP) che prevede l’accesso, da parte dei soggetti pubblici e privati che svolgono attività di prevenzione e cura della patologia da gioco d’azzardo, ai dati concernenti la diffusione territoriale, la raccolta, la spesa e la tassazione dei giochi autorizzati di qualsiasi tipologia e classificazione.

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