Dalla Campania anche una proposta di legge alle Camere sul gioco patologico

(Jamma) Oltre alla proposta di legge regionale anche Gennaro Salvatore, capogruppo di “Caldoro Presidente”, ha presentato questa mattina una seconda proposta di legge rivolta alle Camere ai sensi dell’art. 121 della Costituzione. Entrambe mirano ad affrontare la problematica del gioco d’azzardo patologico e delle ludopatie mettendo in campo una strategia legislativa volta a regolamentare il settore e prevenire gli effetti di dipendenza patologica e di disagio sociale sulle persone, sulle famiglie e sulla società in generale. Ciò in sinergia con le attività dell’Osservatorio regionale sulle ludopatie istituito con l’ultima legge finanziaria regionale

“La proposta di legge alle Camere intende intervenire su alcuni articoli del TUEL (Testo unico enti locali), del TULPS (Testo unico delle leggi di pubblica sicurezza) e del Decreto Balduzzi al fine di circoscrivere il più possibile i rischi di ludopatie connesse al gioco d’azzardo”- ha spiegato Salvatore sottolineando che “proprio perché consapevoli che questo settore muove interessi lobbystici di certa entità legati a un giro di affari di circa 80 miliardi di euro l’anno e che lo Stato ricava dal gioco d’azzardo una parte cospicua dei propri introiti, siamo convinti della necessità che esso debba essere regolamentato soprattutto a tutela dei giovani e degli anziani che risultano spesso i più vulnerabili alle patologie connesse”.

Specificamente la proposta di legge alle Camere prevede una limitazione della fascia oraria di diffusione della pubblicità radiotelevisiva e radiofonica prevedendo che essa non potrà essere trasmessa tra le ore 7 e le 22,30;

impone obblighi più stringenti ai Comuni nelle autorizzazioni e nel fissare limitazioni di apertura delle sale da gioco secondo l’indicazione ore 17/0,4; obbliga i concessionari a garantire il comportamento responsabile del giocatore;

fissa le distanze minime delle sale da gioco dai luoghi “sensibili”, come le scuole; obbliga le Regioni a dotarsi dell’Osservatorio sulle ludopatie, sul modello della Campania;

dispone che una parte delle entrate fiscali derivanti dal gioco d’azzardo venga destinata al contrasto delle ludopatie.

Infine, la proposta del cosiddetto “nonno ludocivico” per impegnare, sul modello del nonno civico, le persone meno giovani nel contrasto delle patologie da gioco d’azzardo.

 

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