Primo convegno del mese di luglio all’Ippodromo Snai Sesana con una 10^ giornata stagionale di trotto che ha presentato diversi spunti di rilievo e che ricordava la figura di Renato Becattini, storico allevatore toscano. E proprio a Indovina Tondi, una delle sue migliori realizzazioni, era intitolata la prova tecnicamente più interessante, un invito sui 2040 metri che fungeva da test di preparazione in vista del Premio Nello Bellei in programma fra due settimane. Impegnato a mietere successi in Scandinavia, Alessandro Gocciadoro ha affidato il suo Dolce Viky a Roberto Vecchione (al doppio in serata): il driver campano  si è ritrovato tra le mani un… aeroplano e il problema maggiore è stato frenare gli ardori del figlio di Adrian Chip, estremamente tonico e voglioso di andare. Il portacolori della Ma.ro.da della famiglia Michelotto era autore di una prestazione sontuosa: malgrado partisse dalla seconda fila, Dolce Viky dopo 600 metri veloci ha strappato di forza il comando a Dotto dell’Est, ha completato il km in 1.14, poi sull’avanzata di Dragowski e Day of Glory ha fornito un altro allungo volando il quarto finale in 27.9 e concludendo in solitudine, alla media-record di 1.12.5 sui 2040 metri. Grande impressione per un cavallo sinora rispettato e che con questa performance getta una seria candidatura al ruolo di favorito per la classica in programma a metà mese sulla pista. Day of Glory e Dragowski hanno corso molto bene terminando nell’ordine sul podio, con l’unica pecca di avere trovato sulla loro strada un… “missile”. Dakota Ek è stato costretto ad aggirare sul penultimo rettilineo il calante Dotto dell’Est (al quale non si era opposto dopo 400 metri) e ha concluso al quarto posto, gli altri terminavano sparsi per la pista sul ritmo proibitivo. 

Apertura di riunione affidata ai gentlemen, impegnati nel Premio Bella di René, una reclamare sui 1640 metri per cavalli anziani: nello schema di corsa in cui riesce ad esprimersi meglio, ovvero in pressing ai lati del battistrada, era Tajari con Lorenzo Pantarotto ad imporsi, “cucinando” a fuoco lento Cesara dei Colli che aveva speso per superare al via Bomber Alter: quest’ultimo provava a giocarsela allo speed in retta, ma Tajari una volta sbarazzatosi della battistrada allungava sicuro e non si faceva avvicinare chiudendo a media di 1.15.6 mentre Cesara dei Colli restava al terzo posto.

Trascurato al betting, Dickens vinceva alla grande il Premio Matia Tondi: sull’errore del favorito Daytona Cash all’imbocco della prima curva e quello di una Doki Doki molto ardente dopo mezzo giro, il cavallo di Holger Ehlert guidato da Roberto Vecchione era lesto a sfilare sull’accondiscendente Dynamite Kandy e poi teneva ritmo molto brillante per far pesare la risalita esterna a Danielone: il rivale provava a lanciare l’attacco al mezzo giro finale ma si gettava di galoppo all’imbocco dell’ultima curva, e così il portacolori di Vincenzo Petrella poteva concludere sicuro a media di 1.13.4, mentre Dhaki Jet emergeva netto secondo: più indietro Diabolik Dvs era terzo sulla stanca Dynamite Kandy.

Il Premio Mival Tondi, la prova sul miglio per cavalli di 3 anni, vedeva la lotta prolungata per il comando tra Espresso Grif ed Everqueen: i due se le davano per i primi 600 metri, con la cavalla di Afrim Shmidra che alla fine desisteva sistemandosi in scia al rivale. Espresso Grif però non poteva rifiatare per la mossa di Estudiantes, prontamente seguito da Ehlert Par, altro allievo di Afrim Shmidra: quest’ultimo, con Francesco Facci in sediolo, scattava in terza ruota al mezzo giro finale e con una progressione molto brillante era già prevalente al termine della curva finale, per poi allungare sicuro in retta e chiudere a media di 1.14.1 centrando il quinto successo della carriera. All’attesa, Eres Dorial Mail finiva bene in retta emergendo al secondo posto mentre Everqueen sull’errore di Espresso Grif chiudeva terza su un deludente Estudiantes, spentosi ai 200 finali.

Dominio assoluto del primo nastro nel Premio Renato Becattini, la prova ad handicap per cavalli di cat. C/D/E/F, con Arnold Cup che sfruttava la proverbiale lestezza iniziale per sfilare sul consenziente Bentley e gestire il ritmo nella prima parte di gara: la gara si accendeva sul penultimo rettilineo, quando Vulcan Rodi dopo aver avvicinato gradualmente il battistrada, sferrava l’attacco: Arnold Cup però rispondeva colpo su colpo e in retta si svincolava dal rivale chiudendo a media di 1.15.2 sui 2040 metri. Trasferta mirata e vincente per il cavallo di Cosimo Cangelosi che, è noto, in queste corse ha costruito gran parte delle sue fortune: secondo ma con l’onore delle armi Vulcan Rodi, che ha poco da rimproverarsi. Bentley non riusciva a tenere il passo dei primi due nei 600 finali ma conservava il terzo posto su Aurora Key, come da posizioni guadagnate al via. Brigitte Roc (quinta) era la migliore tra quelli di un secondo nastro condizionato da una partenza che stavolta è stata favorevole agli avvantaggiati.

Partire con circospezione non serviva all’atteso Ermete di Poggio per evitare l’errore nel Premio Tom Pippo. Subito fuori quadro il favorito, in errore anche la controfavorita Esmeralda sulla prima curva, era Ercole Key a sfruttare al meglio l’occasione: secondo dal via dietro la battistrada Emozione Cap, il cavallo affidato da Giorgio Fantini a Edo Baldi muoveva all’attacco sul penultimo rettilineo, liquidava in breve la battistrada e allungava sicuro verso il traguardo, centrando la prima vittoria della carriera e il nuovo record di 1.16.6. Faen Troot seguiva le mosse del vincitore ed emergeva al secondo posto, mentre Euridice prevaleva nel finale sulla stanca Emozione Cap per il terzo.

Molto appoggiato al betting, Blue Dancer doveva sudare le proverbiali sette camicie nel Premio Zerlina Tondi, la prova sui 1640 metri per cavalli di cat. G per ripagare i tanti sostenitori: il cavallo di Gennaro Casillo guidato da Antonio Di Nardo era infatti costretto ad affrontare gran parte del percorso allo scoperto a inseguire uno scatenato Taiga Woodland (km in 1.13.4): il battistrada finiva di andare di gas ai 350 finali, così Blue Dancer lo agganciava e in retta, nell’arrivo comprensibilmente lento, lo sopravanzava per imporsi a media di 1.12.9 (in cat. G!). Taiga Woodland correva alla grande ma doveva inchinarsi al vincitore, mentre Bargecchia Dr allo sprint batteva Zig Zag Op per il terzo posto.

Prossimi appuntamenti al Sesana con le serate di corse di giovedì 6 e sabato 8.

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