Convegno del venerdì a La Maura incentrato sul Premio Desiderio D’Esi, una prova sui 2250 metri per cavalli di 2 anni di belle speranze. Imbattuto dopo tre uscite e con le “stimmate” del cavallo importante, Frank Gio sembrava il favorito più netto della giornata, e invece “regalava” una delusione cocente anche perché, conquistato il comando senza fatica e avendo gestito liberamente i parziali nel primo km in 1.18.4, nulla lasciava presagire ad una sua debacle così netta. Il figlio di Face Time Bourbon dava le prime avvisaglie ai 600 finali quando non riusciva a cambiare ritmo, poi in retta arrivava la resa incondizionata: il gruppo si “ammucchiava” alle sue spalle sull’ultima curva e si disputava la vittoria in volata sulla dirittura finale con Filly Mail che dall’ultima posizione proponeva le battute migliori svettando a media di 1.16.4 sui 2250 metri regolando allo speed Favola Ek e Fan Idole Vf, che era stata la prima a “sentire” l’odore del sangue e ad aggredire il favorito. Probabilmente avrebbe detto la sua anche anche Final Word Bi se non fosse rimasto “murato” in retta. Per la figlia di Readly Express secondo successo consecutivo, per la connection Mauro Baroncini-Andrea Farolfi il secondo successo del pomeriggio, per Frank Gio una prestazione troppo brutta per essere vera: da rivedere alla prossima.

La connection di Divignano era già andata a segno nel Premio Colbert Wf, la maiden sui 1650 metri per cavalli di 2 anni, grazie alla bella prova di forza di Frankie Bar: il figlio di Oropuro Bar guidato da Andrea Farolfi si industriava all’esterno di Fede As e in zona traguardo ne aveva ragione, a media di 1.14.9. Prestazione brillante quella del portacolori della scuderia My Horse, che d’altronde aveva affrontato coetanei “buoni” e dunque evidentemente è stimato dal team. Fede As per la terza volta in altrettante uscite si è vista relegata alla piazza d’onore, mentre Favola Bar più indietro ha capeggiato il resto del gruppo.

A 8 anni suonati, a alla prima uscita per il training di Alessandro Gocciadoro, Zandroz era protagonista di prestazione sensazionale nel Premio Carlomagno D’Esi: il figlio di Varenne sapeva migliorare il già ottimo rendimento piegando con un percorso esterno il malcapitato Caronte Trebi’, al quale non era sufficiente trottare l’ultimo km in 1.09 per spegnere la resistenza del rivale, che nei metri finali lo aggrediva e lo batteva chiaramente. Media di 1.10.7, sgretolato il precedente record (1.11.9), il tutto nonostante un percorso durissimo. Gli altri arrancavano sui ritmi proibitivi dei primi due, con la sempre preziosa Cannes dei Greppi terza su Brigitte Roc.

Piaciuto già al ritorno sulle piste italiane, De Gaulle Grif dominava da un capo all’altro il Premio Charmant de Zack, la prova a resa di metri per cavalli di 4 anni: l’allievo di Alessandro Gocciadoro (che così firmava un doppio nel pomeriggio) andava via senza risparmiarsi completando un primo km in 1.12.3 e in retta, pur accusando la fatica, sapeva sottrarsi al finale incisivo di Den Ghiu Gnafa’, che finiva forte e gli terminava vicinissimo. Media di 1.13.2 per i primi due, con Dior Jadore che invece non sapeva reiterare l’attacco in retta e doveva accontentarsi del terzo posto. Si interrompeva invece la striscia vittoriosa dell’atteso Doctor Caf: il cavallo Fausto Barelli recuperava in breve la penalità ma non appariva centralissimo di andatura e nel tentativo (difficile) di risalire all’esterno, sbagliava all’imbocco della curva finale.

Gentlemen driver in apertura di convegno impegnati nel Premio Looking Superb, una “reclamare” a resa di metri per cavalli anziani che vedeva l’ennesimo successo di Fabio Marchino, quasi una “sentenza” nelle corse riservate agli amatori a La Maura dove viaggia su medie di rendimento intorno al 30%. Con il favorito Bonetto Cas, guidato per conto di Giulia Deschi e Francesco Tufano, la mossa decisiva è stata quella di contenere al via Zanzibar di Grana, poi tenuto a distanza sino in fondo per imporsi a media di 1.15.3 sui 1650 metri, con Briseide Sl terza come da posizione acquisita nella fase iniziale.

Nel Premio Clarissa, in una corsa falcidiata dalle rotture, faceva tutto bene Explosive La Torre, con Luca Lovera in sulky per il training di papà Marino: la figlia di Nesta Effe spendeva nella fase iniziale per conquistare il comando, ma poi poteva rifiatare e in retta stringeva i denti e si salvava in foto dal ritorno di Eligible Bi. England As si univa alla lotta sull’ultima curva ma pagava una esitazione al termine dell’ultima curva mentre era in piena bagarre con le due rivali per poi tornare al terzo posto: gli altri tutti a tabellone.

Dopo una serie di prestazioni anche sfortunate, nel Premio Cathrinelle tornava alla vittoria Everqueen: l’allieva di Afrim Shmidra sfruttava gli errori di diverse rivali per sfilare al comando, rispondeva alla puntata di Ecstasy al km allungando, nei metri finali accusava la fatica ma riusciva ad arrivare sana e salva alla meta, a media di 1.13.8, ad un decimo dal proprio personale. Ecstasy ci provava caparbiamente sino in fondo e chiudeva seconda a ridosso, Eva D’Arc sbagliava in retta quando era terza lasciando il piazzamento a Etoile du Oz. In errore al via Esmeralda D’Arc.

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