Sarà forse “colpa” dell’anticiclone Zeus che ha messo in stand-by l’inverno regalando temperature certamente poco abituali per questa parte di stagione, ma il trotter milanese continua a fornire misure cronometriche di rilievo. Se poi in programma ci sono corse di qualità come quelle offerte da questo programma infrasettimanale e in pista scende un Cosmo Spritz in versione “missile”, ecco arrivare il botto che non ti aspetti. L’allievo di Andrea Sarzetto era reduce da un paio di prestazioni valide ma non troppo fortunale in un paio di prove a resa di metri (in uno schema e su una distanza che non sono certamente i suoi preferiti) che comunque ne avevano attestato l’ottima condizione: nel Premio Superbo Capar (la giornata celebrava alcuni “pezzi pregiati” della scuderia Bellosguardo) ritrovava autostart e distanza del miglio, terreno ideale per una prestazione super che è arrivata ma andando ben al di là di ogni più rosea previsione. Il portacolori della Valle Falconera volava al comando, andava via a tutto gas (27.4-41-56.2, km 1.10) e a differenza di altre occasioni non accusava il calo in retta e così “spaccava” i cronometri firmando con 1.09.8 il nuovo personale e il nuovo record della pista. Andrea “Verstappen” Farolfi in sulky ad un formula 1 teneva il piede a tavoletta e sul traguardo poteva voltarsi a guardare il tabellone, pregustando già la misura del suo allievo. Secondo dal via a lunghezze dal battistrada, Fiorano provava vanamente a ricucire il gap ma poteva solo adeguarsi alla piazza d’onore migliorando sensibilmente il precedente limite. Vesna faceva partenza sistemandosi subito in terza posizione e sfruttava lo schema per mantenere il piazzamento sino in fondo: un buon rodaggio in vista del prossimo Locatelli. Veniva invece durissima al malcapitato Zandroz, che era stato molto appoggiato dagli appassionati: l’allievo di Gocciadoro provava a risalire all’esterno ma oggi chiaramente non era la giornata giusta e il driver di Noceto non insisteva nel mezzo giro finale.

Quella di Cosmo Spritz non è stata l’unica prestazione-record della giornata. Si migliorava anche Fellow Wise As nel sottoclou, il Premio Cannoniera, la condizionata sui 1650 metri per ottimi cavalli di 3 anni. Ha la faccia del cavallo importante, questo figlio di Maharajah ennesima realizzazione di Alessandro Gocciadoro: dopo partenza prudente, il portacolori di Gennaro Riccio si industriava al largo avvicinando Folletocar dopo 600 metri e costringendolo ad un km in 1.12: il battistrada sbagliava improvvisamente all’imbocco dell’ultima curva, così Fellow Wise As si ritrovava in vantaggio e nell’arrivo comprensibilmente più lento sapeva tenere a distanza di sicurezza Fakir Roc al record di 1.12.8. Anche il portacolori della Sant’Eusebio si migliorava ma nello schema sicuramente meno dispendioso non riusciva a insidiare seriamente il vincitore.

Vittoria e record anche per l’ospite Eland nel Premio Soberania: l’allievo di Antonio Barbaro affidato a Vincenzo Piscuoglio Dell’Annunziata si esibiva in un perfetto coast to coast al personale di 1.13, strappando al via per contenere Eternal Hope (poi fallosa sulla prima curva) ma ripartendo ancora bene in retta per sfuggire a Emah Roc, finita bene dopo aver agito in scia all’alleata Eclisse Roc: in errore sull’ultima curva Explosive Axe quando era in seconda posizione e sembrava avere ancora molte energie da spendere: al terzo posto terminava Epcot Bi.

Anche se non accompagnata da una misura cronometrica di rilievo, la prestazione di Cienfuegos Laumar nel Premio Orleans Om, la maratonina sui 2700 metri, è stata di grande livello: già ammirato in ottima condizione all’ultima uscita, il portacolori della scuderia Indal con Rene’ Legati in sediolo risaliva all’esterno nell’ultimo km, raggiungeva Danish As e se ne sbarazzava sull’ultima curva per allungare sicuro in retta. Media di 1.16.2 sui 2700 metri per il vincitore, che ha percorso l’ultimo km in costruzione allo scoperto in 1.12. Dopo errore al via, finiva forte in retta Dingo a fare il secondo ma veniva squalificato dopo revisione del filmato (per aver superato i 15 tempi di galoppo) e così restava secondo Aramis Ek su Call EK del Ronco. Tutto sommato deludente Danish As, che pure aveva accentrato grandi attenzioni al betting: l’allieva di Fausto Barelli aveva rimediato al volo ad una breve incertezza nella giravolta sfilando in breve al comando e poi aveva potuto gestire a piacimento i parziali (miglio in 2.04), ma ha avuto poco da opporre sull’attacco di Cienfuegos Laumar.

In apertura di riunione si prospettava un bel match tra Domingo Bar e Downtown As, ma l’errore nella giravolta dell’allievo di Mauro Baroncini ha trasformato in un monologo il Premio Madras, l’invito con partenza tra i nastri per cavalli di 5 e 6 anni: Domingo Bar è sfilato in breve al comando su Cristal Dancer senza trovare opposizione e con un percorso in 1.13.5 sui 1650 metri si è imposto senza spremersi più di tanto, mentre Crystal Ross ha sopravanzato per il secondo posto Cristal Dancer, poi distanziata dall’ordine di arrivo per aver danneggiato sulla prima curva Darwin dei Greppi che provava a tenere i “piedini” all’interno.

Cavalli di 3 anni a caccia della prima vittoria nel Premio Flow di Jesolo, con i due esordienti Follia Wind e Flash Amg a dividersi le attenzioni. A spuntarla invece è stata la già sperimentata Freccia Laksmy, training di Holger Ehlert, oggi improvvisata da Davide Di Stefano al posto di Roberto Vecchione: la figlia di Maharajah conquistava il comando e a media di 1.15 si salvava dall’affondo di Follia Wind. La debuttante presentata da Gocciadoro correva bene: rimediava al volo ad una breve esitazione dietro l’autostart mantenendo la seconda posizione, poi in retta, sull’errore di Flash Amg (che aveva provato a tastare il polso alla battistrada) poteva sprintare e metteva i brividi alla vincitrice. Più indietro Francy Indal vinceva la volata per il terzo posto.

Quasi “annunciato” il successo di Du Quoin As nel Premio Illinois, la prova sui 1650 metri per cavalli di cat. E/F con i gentleman proprietari in sediolo che chiudeva la riunione. Reduce dal successo di due settimane fa sempre con Giuseppe Pietrasanta in regia, la figlia di Father Patrick si esibiva nuovamente in un autorevole percorso di testa, staccando i rivali nei 400 finali per dominare a media di 1.13.7. Un’accelerazione importante quella piazzata dall’allieva di Fausto Barelli, sicuramente pronta a misurarsi in contesti più impegnativi. Secondo dal via, Zeus Ek difendeva il piazzamento dal bel finale di Alcoy dei Greppi.

Come già riportato, il calendario di trotto all’Ippodromo Snai La Maura di Milano da febbraio si corre ogni domenica con la prima giornata clou del mese fissata per il giorno 11 quando, sulla pista di via Lampugnano, sarà disputata l’edizione 2024 del Gran Premio Mario Locatelli – Trofeo Domenico Toniatti. L’altro super appuntamento è invece per il 25 con il Gran Premio ENCAT.

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