Ad aprile, aperte 131 nuove partite Iva nel settore giochi e scommesse

(Jamma) Sono 131 le nuove partite IVA aperte nel mese di aprile relative ad attività riguardanti lotterie, scommesse e case da gioco. +29,70% rispetto allo stesso periodo del 2012 mentre il dato rimane invariato rispetto a marzo 2013. Lo rende noto il Dipartimento delle Finanze, Osservatorio sulle partite IVA sintetizzando i dati di marzo 2013.

 

La situazione relativa al settore giochi e scommesse riflette in parte la tendenza rilevata su tutte le attività. Nello scorso mese di aprile sono state aperte 46.934 nuove partite Iva; in confronto al corrispondente mese dell’anno precedente si registra una sostanziale stabilità (+0,4%).  La distribuzione per natura giuridica evidenzia che la quota relativa alle persone fisiche nelle aperture di partita Iva si attesta al 75,4%, le società di capitali salgono al 17,3%. Rispetto al mese di aprile 2012 il consistente aumento delle società di capitali (+17,5%) riesce a bilanciare le flessioni dovute alle altre forme giuridiche (società di persone -12%), andamento verosimilmente influenzato dalle recenti norme che facilitano la costituzione di società a responsabilità limitata.

Relativamente alla ripartizione territoriale delle aperture, il 42,4% di esse è avvenuto al Nord, il 23,1% al Centro ed il 34,4% al Sud ed Isole; il confronto con aprile dello scorso anno mostra una prevalenza di aumenti, anche sensibili (provincia di Trento e Friuli V.G.), sulle flessioni (Val d’Aosta, Liguria, Sicilia).

La classificazione per settore produttivo conferma che il commercio registra sempre il maggior numero di aperture di partite Iva: circa il 23% del totale, seguito dalle attività professionali (14,1%), agricoltura ed edilizia. Rispetto al corrispondente mese del 2012, tra i settori principali è degno di nota il forte aumento (+80%) delle attività finanziarie/assicurative; apprezzabili incrementi anche per alloggio e ristorazione (+9,5%) ed immobiliare (+8%), mentre le flessioni decise per l’edilizio, che continua la sua fase negativa, (-13,1%) e trasporti (-10,4%).

Relativamente alle persone fisiche, la ripartizione per sesso è sempre stabile, con i maschi cui appartiene il 63% di aperture di partite Iva. La metà delle aperture è dovuta a giovani fino a 35 anni ed un terzo alla classe 36-50 anni. Rispetto all’aprile del 2012 le classi estreme (fino a 35 ed oltre i 65 anni) segnano leggere flessioni e solo la classe 51-65 anni mostra un apprezzabile aumento di aperture.

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