(Jamma) Il Tar Lazio ha respinto la domanda cautelare avanzata da una serie di esponenti della filiera ippica per chiedere l’annullamento del decreto Mipaaf adottato il 31 gennaio scorso. Il testo prevede di spalmare le spettanze dovute al settore – per 97 milioni di euro – in tre rate: la prima da 30 milioni erogata nel 2013, e le altre due da 33,5 milioni nel 2014 e nel 201. Per il Collegio “non appare sussistere un pregiudizio grave e irreparabile, essendo improbabile che il patrimonio dello Stato possa divenire incapiente nel tempo necessario a definire il giudizio”. Il ricorso verrà discusso nuovamente in camera di consiglio, nell’udienza del 6 novembre. La nuova domanda cautelare era infatti stata incardinata in un ricorso del 2012 con cui si chiedeva di trasferire all’Assi la “quota parte delle entrate erariali ed extraerariali derivanti da giochi pubblici con vincita in denaro affidati in concessione allo Stato destinata… all’Unione nazionale per l’incremento delle razze equine (UNIRE) limitatamente al finanziamento del montepremi delle corse”. Il Collegio nel dicembre 2012 aveva accolto le ragioni dei ricorrenti, imponendo alla Pubblica Amministrazione di adottare i provvedimenti necessari entro 30 giorni.
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