Ponte nelle Alpi (BL). Sale giochi a 400 mt di distanza dalle scuole

(Jamma) Fate il vostro gioco. Ma ad almeno 400 metri dalle scuole di Ponte nelle Alpi. La delibera comunale, approvata l’altro giorno e subito inserita nel regolamento della Polizia locale, corre nella direzione della lotta alla ludopatia, cioè la dipendenza dal gioco. Se qualcuno ha intenzione di aprire una sala da gioco dovrà tenere conto di questa avvertenza e fare qualche misurazione. Diverso il discorso dei normali bar, che potranno continuare a gestire le apposite salette con le slot machine, sempre e comunque vietate ai minori di 18 anni.

Il segretario comunale Sergio Camilleri spiega spirito e modalità del provvedimento: «Ci avevano già pensato in alcuni comuni dell’Emilia Romagna e adesso ci siamo anche noi. Nel senso che abbiamo deciso di tenere lontani questi locali dai luoghi sensibili, come gli istituti scolastici. Non stiamo assolutamente parlando dei bar, ma di quei luoghi con le vetrine oscurate, all’interno dei quali c’è quasi sempre gente, ma lo capisci soltanto dalle macchine sistemate nel parcheggio e non perché riesci a vederla, dietro ai vetri oscurati».

La delibera non è un qualcosa di blindato e potrebbe esserci sempre qualcuno che prova ad aggirarla o addirittura a impugnarla: «Non possiamo impedire che un imprenditore apre una sala giochi, ma sappia che – secondo quello che dice il regolamento comunale – dovrà rispettare questo paletto. Ha la facoltà di proporre un ricorso e magari di arrivare al tribunale amministrativo regionale, ma in certe situazioni può essere importante anche guadagnare tempo. In realtà, ci aspettiamo di non ricevere domande che non rispettino questa distanza minima che abbiamo richiesto. Dobbiamo puntare sull’educazione dei nostri ragazzi, a parte il fatto che questa direttiva vale anche per gli ospedali e non solo per gli istituti scolastici».

Per semplificare, se Tizio vuole aprire un’attività del genere, dove può farlo, nell’ambito del territorio pontalpino? «A Polpet, non ci può essere spazio per questo tipo di locale, per essere chiari. In questa frazione, è localizzata l’elementare Arrigo Boito e nei dintorni non si può fare, punto e basta. A Canevoi, lo stesso discorso vale per la media Sandro Pertini, intorno alla quale non ci possono essere situazioni di questo genere. Insomma, da noi bisogna fare una particolare attenzione».

Il sindaco Paolo Vendramini ha accolto con soddisfazione l’approvazione: «Stiamo cercando di contrastare il fenomeno della dipendenza con tutti gli strumenti che possiamo mettere in campo»

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