(Jamma) “Non vogliamo nemmeno pensare all’eventualità che il Casinò tagli 150 posti di lavoro (su quasi 800, ndr). Per Saint-Vincent, paese i cui destini dal giorno dell’apertura della casa da gioco nel 1947 sono sempre stati strettamente legati alla casa da gioco, sarebbe una mutilazione dalle conseguenze incalcolabili”.
Parole di Maura Susanna, assessore comunale al Turismo. Che aggiunge: “Saint-Vincent rischia di sprofondare in una crisi epocale. E’ il momento di tirare fuori il buon senso, mettere da parte le diatribe partitiche per remare tutti nella medesima direzione e chiedere a Roma di rivedere decisioni sbagliate e al governo regionale di presentare un piano di rilancio credibile”.
“Non ho la ricetta per uscire dalla crisi ma – dice Maura Susanna – ricordo a chi di dovere che negli Anni Settanta la Germania, in difficoltà, scelse lo slogan “lavorare meno per lavorare tutti”. Pur di evitare di perdere posti di lavoro è il momento di pensare magari ad un “guadagnare meno per guadagnare tutti”. Infine – conclude l’assessore – senza voler polemizzare con chicchessia, sarebbe bene ripensare a certi premi di produzione (72 mila euro elargiti di recente all’amministratore unico Luca Frigerio, ndr). I sacrifici vanno ripartiti equamente, non chiesti sempre guardando solo verso il basso”.
Sul fronte dei commercianti le preoccupazioni hanno la voce di Pierantonio Genestrone, presidente Confcommercio VdA e di Maria Teresa Gioglio, presidente dei commercianti di Saint-Vincent. “La perdita di 150 posti di lavoro – dice Genestrone – colpirebbe duramente Saint-Vincent ma anche l’intera Valle”. Maria Teresa Gioglio condivide la proposta di Maura Susanna sul “guadagnare meno per guadagnare tutti”. “Il Casinò di Sanremo, in grave difficoltà, su queste basi ha trovato un accordo con i sindacati. La speranza dei commercianti valdostani e di Saint-Vincent in particolare è che si trovi presto una soluzione che escluda i licenziamenti”.
