“Le entrate tributarie e contributive nei primi dieci mesi del 2023 mostrano nel complesso una crescita di 28.041 milioni di euro (+4,4 per cento) rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. La dinamica osservata è la risultante della variazione positiva delle entrate tributarie (+23.596 milioni di euro, +5,6 per cento) e della crescita, in termini di cassa, delle entrate contributive (+4.445 milioni di euro, +2,1 per cento)”.

E’ quanto si legge nell’ultimo rapporto mensile sull’andamento delle entrate tributarie e contributive, redatto dal Dipartimento delle finanze e dal Dipartimento della Ragioneria generale dello Stato.

“Le entrate tributarie (1) nel periodo gennaio-ottobre aumentano di 23.596 milioni di euro (+5,6 per cento) rispetto allo stesso periodo del 2022. Il gettito delle imposte contabilizzate al bilancio dello Stato cresce di 23.798 milioni di euro (+5,8 per cento). In lieve flessione gli incassi da attività di accertamento e controllo (-11 milioni di euro, -0,1 per cento). La crescita risulta significativa anche per le entrate degli enti territoriali (+2.236 milioni di euro, +5,0 per cento). Le poste correttive – che riducono le entrate del bilancio dello Stato – sono in aumento di 2.427 milioni di euro rispetto allo stesso periodo del 2022 (6,0 per cento)”, aggiunge il rapporto.

“Nei primi dieci mesi del 2023 le entrate tributarie erariali, accertate in base al criterio della competenza giuridica, ammontano a 434.655 milioni di euro (+23.798 milioni di euro, +5,8 per cento). Le entrate relative alle imposte dirette risultano pari a 244.852 milioni di euro (+17.870 milioni di euro, +7,9 per cento); quelle relative alle imposte indirette ammontano a 189.803 milioni di euro (+5.928 milioni di euro, +3,2 per cento). Tra le entrate derivanti dalle imposte dirette, il gettito IRPEF si è attestato a 179.904 milioni di euro (+13.626 milioni di euro, +8,2 per cento) principalmente per effetto dell’aumento delle ritenute di lavoro dipendente (+12.457 milioni di euro, +8,4 per cento) e della componente dell’autoliquidazione (+1.336 milioni di euro, +9,3 per cento). L’IRES è stata pari a 31.661 milioni di euro (+4.294 milioni di euro, +15,7 per cento). Positivi sono gli andamenti delle ritenute sugli utili distribuiti dalle persone giuridiche (+1.597 milioni di euro, +49,8 per cento), dell’imposta sostitutiva sulla rivalutazione del Tfr e sui rendimenti dei fondi di previdenza (+597 milioni di euro) e dell’imposta sostitutiva sui redditi e sulle ritenute su interessi e altri redditi di capitale (+723 milioni di euro, +9,1 per cento). In flessione il gettito dell’imposta sostitutiva sui redditi da capitale e sulle plusvalenze per il risultato registrato a febbraio sul risparmio gestito derivato dai pesanti cali di mercato, concentrati soprattutto nella prima metà del 2022 (-2.287 milioni di euro, -77,7 per cento). In diminuzione anche il gettito dell’imposta sostitutiva sul valore attivo dei fondi pensione per la decisa contrazione dei rendimenti registrata nel 2022 (-1.931 milioni di euro, -93,7 per cento). Tra le imposte indirette, le entrate IVA ammontano a 131.845 milioni di euro (+2.242 milioni di euro, +1,7 per cento): 116.091 milioni di euro (+5.532 milioni di euro, +5,0 per cento) derivano dalla componente relativa agli scambi interni; 15.754 milioni di euro (-3.290 milioni di euro, -17,3 per cento) dal prelievo sulle importazioni. In flessione risulta il gettito dell’imposta di bollo (-779 milioni di euro, -12,3 per cento). In
aumento il gettito dell’accisa sui prodotti energetici, loro derivati e prodotti analoghi (oli minerali) (+5.261 milioni di euro, +36,0 per cento) che si confronta con un livello di entrate del 2022 che incorporava gli effetti della riduzione delle aliquote di accisa disposte per il contenimento dei costi energetici. Le entrate di lotterie e altre attività di gioco ammontano a 5.703 milioni di euro registrando un aumento pari a 256 milioni di euro (+4,7 per cento)“, evidenzia ancora il rapporto.

(1) Nota bene: dall’anno 2023 sono state introdotte alcune modifiche ai criteri di classificazione tra entrate tributarie e entrate extratributarie. In particolare il capitolo relativo al gioco del lotto che fino al 2022 era stato classificato tra le entrate tributarie, nel 2023 viene ricondotto alle entrate extratributarie. Al contrario le entrate relative alla ritenuta sulle vincite del gioco del lotto che, sino al 2022 venivano classificate tra le extratributarie, dal 2023 sono ricondotte alle entrate tributarie. I dati presentati in questo Rapporto sono stati resi omogenei nei confronti tra il 2022 e il 2023.

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