“Gli effetti occupazionali della pandemia sono visibili anche in alcuni settori dei servizi alla persona: attività sportive e di intrattenimento (-2,6 per cento), lotterie, scommesse e case da gioco (-2,1 per cento). (…) A un maggiore dettaglio settoriale (Figura 1.11), emerge come, nell’ambito dei servizi, i settori di commercio, riparazione di autoveicoli e motocicli, trasporto e magazzinaggio, alloggio e di ristorazione (G-I), attività immobiliari (L) e attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni per la casa e altri servizi (R-U) abbiano mostrato, nel 2022, tassi di crescita molto superiori alla media del comparto (+10,4 per cento G-I, +8,1 per cento R-U e +5,2 per cento L). (…) Gli unici settori in controtendenza, rispetto al complessivo rallentamento dell’attività economica tra il 2021 e il 2022, sono le attività immobiliari (L) e le attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, riparazione di beni per la casa e altri servizi (R-U). (…) Soltanto quattro comparti, nel 2022, hanno ampiamente recuperato i livelli di valore aggiunto del 2019 (Figura 1.12): si tratta di costruzioni (F), attività professionali, scientifiche e tecniche, amministrazione e servizi di supporto (M-N), servizi di informazione e comunicazione (J), attività immobiliari (L). Altri quattro, al contrario, devono ancora colmare tale divario; in particolare, amministrazione pubblica e difesa, assicurazione sociale obbligatoria, istruzione, sanità e assistenza sociale (O-Q), così come le attività bancarie e assicurative (K), si collocano su livelli appena inferiori, mentre l’agricoltura e il complesso delle attività artistiche, di intrattenimento e divertimento, di attività di famiglie e convivenze come datori di lavoro e la produzione di beni e servizi per uso proprio da parte di famiglie e convivenze (R-U) sono ancora lontani dal recuperare i livelli pre-pandemici (-7,4 per cento l’agricoltura, -7,6 per cento le altre attività citate). (…) La riallocazione strutturale a favore del comparto delle costruzioni è avvenuta soprattutto a fronte di una contrazione dei servizi, nella fattispecie le attività di alloggio e di ristorazione (-4,5 per cento di imprese e -10,7 per cento di addetti) e di quelle artistiche, sportive e di intrattenimento (-4,7 per cento di imprese e -10,1 per cento di addetti; Figura 3.2a)”.

E’ quanto si legge nel “Rapporto sulla competitività dei settori produttivi – Edizione 2023” pubblicato dall’ISTAT.

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