Paolo Jarre, già Coordinatore dei Servizi per il Disturbo da Gioco d’Azzardo della Regione Piemonte, ha elaborato una analisi sui dati relativi al mercato del gioco d’azzardo e il fenomeno del gioco d’azzardo patologico in Piemonte sulla base ai dati del Libro blu 2022, lo studio GAPS Piemonte 2022 e alcune anticipazioni sulla raccolta online 2023 e sui dati dell’Osservatorio regionale delle dipendenze

La raccolta da gioco fisico, praticato presso bar, tabacchi o altri esercizi fisici, mostrava una diminuzione sostanziale tra il 2012 e il 2021 passando da 5,1 a 2,8 miliardi di euro (il dato risaliva però ad oltre 4,1 miliardi nel ’22 (4128 milioni), con un ritmo di crescita post pandemica superiore a quello nazionale), mentre il dato della raccolta da canale telematico (gioco d’azzardo online), seguendo il trend nazionale mostrava negli ultimi anni un andamento in netta crescita (anche se con un ritmo leggermente inferiore al resto del paese).

Il dato dell’online passava infatti da 1,3 miliardi giocati in Piemonte nel 2016 a quasi 4,1 miliardi nel 2021 per raggiungere i 4313 milioni nel 2022. Se rapportate alla popolazione residente, queste cifre equivalevano nel 2022 ad un giocato pro capite di 973 euro su rete fisica e di 1017 euro su rete telematica (1990 totale pro capite) per ogni cittadino residente in Piemonte, contro una media nazionale di 1068 e 1.238 euro rispettivamente (2306 totale pro capite).

Valori molto maggiori ovviamente si rilevano per il giocato pro capite (ed il perso) se rapportati esclusivamente alla popolazione piemontese che dichiarava di aver giocato denaro almeno una volta nell’ultimo anno (nel 2022 quasi 6.900 € giocato pro capite tra coloro che dichiaravano di aver giocato almeno una volta nell’anno)

Di seguito il testo integrale del documento di analisi elaborato dal dottor Paolo Jarre:

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