“La componente di intrattenimento del gioco è qualcosa di insito nell’uomo. Il punto che emerge dagli studi che facciamo è che serve ricercare un equilibrio tra gioco responsabile e l’intrattenimento. Serve un approccio olistico, un apporto di tutte le parti coinvolte. Questo è il momento del riordino ed è importante capire cosa si deve fare per promuovere il gioco responsabile. Altra questione è quella dell’innovazione, non si può trascurare l’evoluzione delle tecnologie. Le prossime concessioni dureranno 9 anni, serve una strategia a lungo termine nell’ottica degli strumenti e le soluzioni che favoriscano il gioco responsabile senza penalizzare i giocatori e l’intrattenimento”

E’ quanto ha dichiarato Laura D’Angeli, componente del “Gruppo ricerche diritti e salute del giocatore-consumatore”, Università di Roma Tor Vergata, nel corso dell’appuntamento con l’Osservatorio sul gioco pubblico di SWG “Giocare da grandi. Gioco pubblico e altre forme di intrattenimento”, analisi di Formiche, SWG e IGT sull’evoluzione del fenomeno del gioco pubblico, lo stato dell’arte e le prospettive future dell’intrattenimento in Italia.

Articolo precedente“Giocare da grandi”, Elisabetta Poso (ADM): “Dalla ricerca emerge che il giocatore spende per divertirsi”
Articolo successivo“Giocare da grandi”, Del Barba (Italia Viva): “Queste ricerche ci aiutano a riparlare del tema in un modo ragionevole”