Trieste, sindaco e giunta aderiscono all’appello di Assodigiada e al “manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”

(Jamma) – Anche il Comune di Trieste si impegna a contrastare la dipendenza da gioco d’azzardo patologico e aderisce all’iniziativa del “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”.
La conferma è stata ribadita mercoledì 20 novembre, nel corso di una conferenza stampa, svoltasi nella sala giunta del Comune, alla quale sono intervenuti il sindaco Roberto Cosolini, il vicepresindente dell’Associazione Assodigiada Ernestina Cariello, il presidente della prima Commissione consiliare Giovanni Barbo e il consigliere comunale Cesare Cetin.

“Con una mozione approvata all’unanimità l’altro ieri in consiglio comunale –ha detto il sindaco Roberto Cosolini– abbiamo volentieri aderito ad un’iniziativa che punta a fronteggiare, con diversi strumenti, la diffusione della dipendenza da gioco d’azzardo patologico”. Il primo cittadino ha rimarcato ancora la necessita di strumenti per la regolamentazione e il controllo del fenomeno, per sostenere una battaglia di civiltà che prevenga situazioni di dipendenza. “La mozione approvata –-ha concluso Cosolini- ci impegna a premiare, anche economicamente, con modalità che andremo a definire, gli esercizi pubblici che progressivamente aderiranno ad una rete ‘no slot’, escludendo dal proprio interno l’utilizzo di macchinette per il gioco d’azzardo”.
“Grazie per aver accolto questo nostro appello” –ha detto il vicepresidente di Assodigiada Ernestina Cariello- che, ricordando l’impegno dell’Associazione dal 2004 ad oggi, anche con corsi di sensibilizzazione nelle scuole, con il lavoro di volontari e pure di genitori disperati. “Finalmente, per la prima volta –ha concluso Cariello- ci sentiamo vicini agli amministratori pubblici”.
Il presidente della prima commissione Giovanni Barbo ha a sua volta evidenziato il positivo lavoro di approfondimento svolto con l’Azienda Sanitaria e lo spirito costruttivo e di sintesi realizzato sul tema all’interno del Consiglio comunale. Il consigliere Cesare Cetin ha evidenziato i rischi di strumenti che sono in mano alla criminalità organizzata e che servono al riciclaggio di denaro, confermando inoltre l’impegno a favore di una proposta di legge d’iniziativa popolare che punti a mettere al bando le slot machine e il gioco d’azzardo.
Aderendo a quest’iniziativa e sottoscrivendo lo specifico “Manifesto dei Sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo” (un centinaio le città italiane che via hanno già aderito n.d.r.), l’amministrazione comunale di Trieste si impegna a “manifestare agli organi competenti la necessità di rivedere la legislazione nazionale vigente, o predisporre una legge regionale, in termini di apertura di sale slot, prevedendo al riguardo l’obbligo della consultazione preventiva e vincolante dei Sindaci e la possibilità per loro di esercitare il potere di Ordinanza, in quanto garanti della salute dei cittadini, nei casi in cui debbano essere definite la distribuzione, la collocazione e l’orario di apertura delle sale gioco”. Viene inoltre richiesto “un maggior controllo, da parte delle autorità competenti, sulla gestione delle sale e macchine da gioco, con particolare riferimento ai flussi di denaro e all’eventuale accesso da parte di minori”. Tra gli altri obiettivi anche quello di “rafforzare direttamente, laddove non ci sia diretta competenza (ad esempio in riferimento ai concessionari di pubblicità delle società partecipate dal Comune), individuando adeguati strumenti, il controllo, l’osservazione e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo.
Infine sarà promossa a livello comunale un’iniziativa “NO SLOT”, creando un elenco di esercizi pubblici che vogliono aderirvi, e valutando l’ipotesi di prevedere, per questi esercizi, delle agevolazioni fiscali o tariffarie per quanto di competenza del Comune di Trieste.
“I numeri del gioco d’azzardo in Italia sono impressionanti- ha detto il sindaco- e collocano il nostro Paese al primo posto in Europa e al terzo nel mondo, tra i Paesi che giocano di più. L’Italia copre il 15% del mercato europeo e il 23% del mercato mondiale del gioco online e impegna il 13% della spesa delle famiglie italiane. I dati forniti nell’ottobre 2012 dall’Amministrazione Autonoma Monopoli di Stato, confermano la grande espansione del gioco d’azzardo in tutte le regioni con il fatturato, per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia di 125 milioni di euro, attestando la spesa pro capite per ogni abitante (neonati compresi) in 125 euro. Per quando riguarda i bambini e gli adolescenti, le ricerche evidenziano ulteriori dati impressionanti. Gli studenti giocatori nella nostra regione sono il 36,5% e giocano molti adolescenti tra i 12 e i 17 anni, spendendo da 40 a 50 euro al mese ed eludendo quindi i divieti imposti ai minorenni. Giocano a soldi online l’8% dei bambini tra i 7 e gli 11 anni e il 15,3% scommette soldi in giochi offline. Inutile infine ricordare cronache recenti di suicidi per debiti da gioco”.

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