Le tre associazioni ANBI, ANESV e NEW ASGI hanno segnalato con un documento congiunto alle Commissioni parlamentari VI e X le difficoltà a dar seguito alla disciplina emanata da ADM nel 2021 in tema di gestione degli apparecchi da intrattenimento senza vincita in denaro. Le criticità segnalate riguardano sia sul tema della registrazione che dell’omologa degli apparecchi in esercizio, e sostenuto la richiesta dell’abolizione del punto riguardante la tariffa dell’imposta sugli Intrattenimenti relativa ai giochi senza vincita in denaro. Il documento è stato segnalato nell’ambito delle audizioni in Commissione sulla Riforma Fiscale.

Circa il primo dei punti evidenziati nel documento si precisa che è necessario scongiurare il pericolo di dover rottamare migliaia di apparecchi, tra i quali quelli prodotti prima del 2003, le cui ditte produttrici spesso non sono più operative e qundi impossibilitate a fornire i documenti tecnici per l’omologazione di ogni singolo apparecchio.

L’Imposta ISI, applicata sugli apparecchi senza vincite in denaro, costituisce invece un gettito erariale veramente irrisorio, pari a circa 11 milioni di euro l’anno, ma impone una serie di gravosi adempimenti a carico dei gestori, connessi alla iper regolamentazione prevista dall’Agenzia delle Dogane e Monopoli. Si tratta di adempimenti che, associati a quelli relativi al controllo da parte dell’ADM, risultano nel complesso spropositati, se si considera l’obiettivo prefissato.

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