Ruocco (M5S): “Eliminare le concessionarie di gioco e passare la gestione direttamente allo Stato”

(Jamma) “Decreto Imu, un decreto da ‘No comment’” – ha affermato Carla Ruocco del M5S in occasione dell’esame in aula alla Camera del provvedimento. “Basti pensare, – ha continuato – che tra le coperture più attendibili si rinvengono i famosi 600 milioni di euro, cioè ciò che resta dei 98 miliardi di euro della multa comminata alle famose big ten, le dieci società che gestiscono la rete telematica dei giochi pubblici. 600 milioni che, peraltro, a questo punto, le stesse società, avendoci preso gusto, si rifiutano di pagare. E queste sono le entrate, figuriamoci le spese.
Il  MoVimento 5 Stelle aveva presentato, tra i tanti, un emendamento che prevedeva che la gestione dell’intera rete telematica passasse allo Stato, consentendo l’eliminazione delle concessionarie degli apparecchi tipo videopoker e slot-machine, che svolgono il ruolo anche di esattori del prelievo erariale unico, che poi versano ai monopoli, società che troppo spesso fanno capo ad altre società con sedi in Paesi a fiscalità privilegiata, guarda caso, e che hanno gestito, per esempio, per il 2012 una raccolta complessiva di 87,1 miliardi di euro.
Ecco, secondo il nostro emendamento, già approvato come ordine del giorno in delega fiscale e di cui la stampa tace ovviamente, lo Stato avrebbe gestito direttamente gli introiti derivanti da questa raccolta, non solo eliminando questi mostri, ma consentendosi la gestione diretta di cotanto ammontare di denaro. Purtroppo, guardi un po’, il nostro emendamento è stato dichiarato inammissibile per materia, nonostante poi ci sia nel decreto in oggetto un intero articolo dedicato alla questione che cuce addosso a queste aziende lo sconto sulla loro ingentissima multa.
Piuttosto che ascoltarci, colpendo grandi lobby di potere, tenutari delle slot-machine, profittatori di questa nuova malattia sociale che è la ludopatia nonché grandi patrimoni, ancora una volta si è scelta la strada maestra per soffocare le piccole e medie imprese, strangolare i cittadini e ridurre alla fame otto milioni di italiani. Affamate tutto il popolo per non voler rinunciare a nessuno dei vostri privilegi, ai vostri finanziamenti, ai vostri 60 miliardi l’anno, frutto delle vostre indecenti corruzioni, mai contrastate”.

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