“Ancora una volta dobbiamo dire grazie alle Forze dell’ordine che hanno fatto un grande lavoro facendo emergere una rete di criminalità organizzata e permesso l’arresto di 27 persone, che operavano nell’imperiese, per traffico di sostanze stupefacenti e associazione a delinquere di stampo mafioso. Da tempo purtroppo denunciamo la crescita della penetrazione ‘Ndranghetista in Liguria. Bisogna aumentare da parte delle istituzioni l’attenzione verso questi fenomeni, in particolare alzare l’attenzione sul traffico di stupefacenti, sul settore del gioco d’azzardo e della movimentazione di terra e mettere in atto strategie in grado di controllare quei settori più vulnerabili che ruotano vicino ai porti e ai cantieri. Garantire un controllo capillare è una tutela e una garanzia per salvaguardare il commercio e le attività sane che operano in questi contesti e che non devono essere lasciate sole e tutelare i cittadini”, così il senatore del Partito Democratico, Lorenzo Basso (nella foto), autore della Legge regionale antimafia del 2012.

“Grazie all’attività svolta sul territorio dagli inquirenti – aggiunge il consigliere regionale del Partito Democratico, Enrico Ioculano – in Liguria si è fatto un altro passo in avanti nella lotta alla criminalità organizzata in Provincia di Imperia. Siamo convinti che tutti possano e debbano fare la loro parte per combattere la mafia, soprattutto conoscendo i campi in cui maggiormente investe e opera. Dalla stampa si apprende che i frutti dell’attività criminosa venivano reinvestiti in diverse attività tra cui le slot machine: da tempo denunciamo che il gioco d’azzardo è a rischio infiltrazioni. A tal proposito quando ero sindaco di Ventimiglia ho adottato un’ordinanza che ha fatto scuola in tutta Italia, ritenuta legittima da Tar e Consiglio di Stato, con orari molto stringenti per l’uso delle slot machine e distanza da luoghi sensibili, anche a tutela dei soggetti più fragili. Seguire questo percorso virtuoso sarebbe ad esempio un passo concreto da intraprendere per tutti i comuni”.

“L’operazione nel ponente ligure – conclude il capogruppo PD in Regione e componente commissione regionale Antimafia, Luca Garibaldi – è imponente e sottolinea ancora come vi sia un salto di qualità nel radicamento e nella presenza in Liguria della criminalità organizzata. Il coinvolgimento di minori nella rete criminale; la diffusione delle ramificazioni che emergono dalle indagini; i settori che vengono infiltrati; la presenza sempre più forte nel gioco d’azzardo e nelle slot machine, di forme di racket e di usura, destano molta preoccupazione. Serve alzare l’attenzione ancora di più, sostenere la rete antimafia, fornire nuovi strumenti a partire da misure di legge regionali ancora più stringenti sulle slot nei luoghi sensibili”.

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