Il Ministero della Salute chiama e le associazioni non rispondono. Parte la seconda chiamata da parte del Ministero della Salute alle Associazioni affinché aderiscano all’Osservatorio istituito dal D.L. n. 158 del 2012 con il compito di monitorare la dipendenza dal gioco d’azzardo e l’efficacia delle azioni di cura e di prevenzione.

Va detto infatti che la legge n. 190 del 2014 ha disposto la destinazione, nell’ambito delle risorse destinate al finanziamento del Servizio sanitario nazionale e a decorrere dall’anno 2015, di una quota pari a 50 milioni di euro annui per la prevenzione, la cura e la riabilitazione delle patologie connesse alla dipendenza da gioco d’azzardo come definita dall’Organizzazione mondiale della sanità.

L’Osservatorio è stato ricostituito nel gennaio scorso e sono invitati a partecipare anche cinque rappresentanti delle Associazioni maggiormente rappresentative in materia di disturbo da gioco d’azzardo, così ripartiti:

1) Un rappresentante di un’associazione scientifica;

2) Un rappresentante di un’associazione del terzo settore;

3) Un rappresentante di un’associazione rappresentativa delle famiglie;

4) Un rappresentante di un’associazione dei consumatori;

5) Un rappresentate di un’associazione rappresentativa dei giovani.

 È lo stesso Ministero a sottolineare che nel marzo scorso è stato pubblicato un avviso ma non è pervenuta alcuna manifestazione di interesse da parte di Associazioni dei consumatori e di Associazioni rappresentative dei giovani.

Da qui un secondo avviso pubblico per la presentazione di manifestazioni d’interesse e una nuova scadenza, fissata stavolta per giugno.

L’Avviso è rivolto ancora una volta alle Associazioni rappresentative dei consumatori e dei giovani che operano a livello nazionale, che abbiano competenza ed esperienza in materia di disturbo del gioco d’azzardo e che siano in possesso dei seguenti requisiti da comprovare mediante autocertificazione:

1. Documentata attività in materia di disturbo del gioco d’azzardo;

2. Rappresentatività sul territorio nazionale e dislocazione delle sedi sul territorio stesso.

Qualora anche il nuovo avviso non dovesse sortire effetto l’Amministrazione procederà alla individuazione di un rappresentante di un’associazione dei consumatori e di un rappresentante di un’associazione rappresentativa dei giovani, al fine di rendere possibile l’istituzione del nuovo Osservatorio.

A quanto pare, insomma l’impresa si rivela tutt’altro che semplice. Lo scorso anno della incompatibilità a ricoprire il ruolo di componente dell’Osservatorio se ne occupò anche la giustizia amministrava, con una pronuncia del Consiglio di Stato che ha accolto il ricorso del Codacons facendo escludere una associazione in quanto in rapporti ripetuti con le case farmaceutiche interessate a vendere farmaci per curare i ludopatici più che a prevenire la dipendenza. Ora mancano le candidature.

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