L’avvocato Michele Franzoso, esperto di tematiche legate al gaming, analizza la situazione delle concessioni di gioco pubblico allo stato attauale.
“Sul tavolo delle “grandi discussioni e grandi riflessioni” ci sono i seguenti temi:
(1) Le concessioni on line scadute attualmente in regime di “proroga giudiziaria”;
(2) Le nuove concessioni per il futuro gioco on line;
(3) Il riordino del gioco terrestre, che chissà perchè, tutti vogliono, ma nessuno lo fa, ma soprattutto non si sa perché dovrebbe limitarsi al solo terrestre e non “INVESTIRE” anche l’on line.
(4). La temuta estinzione degli attuali prodotti awp, che si porterebbe dietro l’estinzione di detto mercato di produzione-vendita.
Nessuno parla di marginalità, perchè -si sa- nel gioco lecito vale l’inversione sia dei criteri industriali, sia dei criteri economici-finanziari, e quindi quel che renderà effettivamente un “sistema” lo si scopre poi dopo due anni di esercizio operativo.
Nessuno parla di “CHI E COME” dovrà ripianare i bilanci 2020 (e a fortiori 2021) di un gioco terrestre che già nel 2019 registrava tanti blasonate aziende con la voce utile in picchiata rispetto ai precedenti esercizi.
Sino a 12 anni fa le parole “magiche” per affrontare le criticità erano “consorzi” – “associazioni” – “reti di imprese”, oppure (nelle realtà più evolute), fondi di investimento e integrazioni/fusioni.
Oggi queste parole sono prive di magia perchè si è scoperto che se anche il gioco lecito ha “regole sue”, il denaro poi non ammette deroghe alle proprie. A questo quadro si aggiunge la estinzione del tradizionale asset politico-istituzionale, ovvero la scomparsa dei “ganci”( in politica e nei poteri pubblici) che potevano garantire a qualcuno di definirsi …… “qualcuno”.
Ora si risolve tutto ad un solo parametro: chi ha il denaro per ripianare il passato e affrontare il futuro ? A chi dovesse pensare di averlo si consiglia, almeno, di stare alla larga dalle “magiche parole” che magiche non sono più.”