Galli (Pd): “Nella Delega Fiscale chiarire gli effetti finanziari derivanti dalle misure sui giochi

(Jamma) Durante l’esame della delega fiscale in Commissione Bilancio della Camera, il relatore Giampaolo Galli del Pd ha chiarito che in materia di giochi andrebbe precisati  i reali effetti finanziari degli interventi sui giochi.

Galli ritiene che andrebbe chiarito se dall’adeguamento ai principi, anche di fonte giurisprudenziale, stabiliti a livello dell’Unione europea possano derivare effetti di carattere finanziario. In particolare, ritiene che andrebbe precisato a quali principi il testo intenda fare riferimento. Fa presente che, analogamente, andrebbero acquisite precisazioni con riferimento alla revisione delle norme vigenti in materia di prelievo erariale e percentuali da destinare alle vincite e in materia di compensi spettanti agli operatori del settore. A suo avviso, occorre, infatti, considerare che tali meccanismi presiedono – insieme con la determinazione delle basi imponibili e con altri criteri di ripartizione delle somme giocate – alle variazioni di gettito nel settore dei giochi.

Poiché, inoltre, il testo fa riferimento all’esigenza di contemperare gli interessi erariali con quelli generali in materia di salute pubblica, l’on. Galli ritiene che andrebbero chiarite le possibili modalità attuative di tale previsione, considerato che, in astratto, da essa potrebbero discendere sia limitazioni nelle offerte di gioco sia misure di assistenza volte a ridurre gli effetti delle patologie legate al gioco (con conseguenti maggiori spese).

Riguardo all’istituzione della Lega ippica italiana, evidenzia come andrebbero acquisiti chiarimenti in ordine alle implicazioni di carattere finanziario delle norme, connesse sia alle funzioni dell’ente sia alle forme di finanziamento previste dal testo. In particolare, osserva che, a fronte delle funzioni indicate dalla lettera u) – controlli di regolarità; ripartizione del fondo per lo sviluppo del settore –, vengono previste forme di finanziamento pubblico: infatti si stabilisce che l’apposito fondo di dotazione debba essere alimentato, fra l’altro, da fonti di entrata che attualmente affluiscono alle pubbliche amministrazioni – quote di raccolta e di gettito nel settore dei giochi. A suo avviso, andrebbero pertanto forniti dati ed elementi volti a chiarire la compatibilità delle disposizioni con la clausola di neutralità finanziaria contenuta nell’articolo 1, comma 7, del provvedimento in esame.

Articolo precedenteCasinò Saint Vincent. Confermati tagli al personale
Articolo successivoDelega Fiscale. Ritirato emendamento Margurettaz su deroga a limiti al contante nei casinò