(Jamma) Il dibattito politico di questi giorni in Commissione Europea si sta concentrando sulla lotta contro le partite truccate. Per l’europarlamentare Morten Løkkegaard il rischio del fallimento è ancora presente. Anche se nel Trattato di Lisbona lo sport ha recentemente ottenuto un proprio articolo (§ 165), secondo l’europarlamentare Morten Løkkegaard i paesi dell’UE
in generale ritengono le partite truccate una questione nazionale. Pertanto, è difficile per i Paesi raggiungere un accordo su come combatterlo, soprattutto da quando alcuni membri si avvalgono ampiamente delle scommesse sportive on line, come ad esempio Malta.
Negli ultimi anni, l’Europol ha avuto un ampio successo nello scoprire scandali di partite truccate, e ha ottenuto il sostegno dell’UE per i suoi sforzi. Ma, un flusso costante di successo è importante per mantenere lo slancio politico, come spiega Morten Løkkegaard .
“La lotta contro le partite truccate è politicamente sulla strada giusta, ma il fallimento è ancora un’opzione”. Secondo Chris Rasmussen della World Lottery Association circa il 10-15% delle partite truccate è effettivamente scoperto e rapported , ma il resto sfugge ancora al radar .
La necessità di combattere le partite truccate nasce dalla constatazione che si tratta di un miliardo di dollari e che gli utili generati da questa attività finiscono nelle tasche della criminalità organizzata.
La legge è quindi l’arma giusta
La legislazione europea ha di fronte un lungo cammino nella prevenzione di partite truccate a livello internazionale. Ma quando la Commissione europea ha proposto una collaborazione per creare un centro europeo contro le partite truccate la proposta è stata bocciata perché 1 stato su 27 non era d’accordo. E, come spiega Morten Løkkegaard,: “Non ci può essere alcuna legislazione senza accordo” .
