“Dal momento che l’A.C. 1038 è stato adottato dalla Commissione quale testo base per il seguito dell’esame parlamentare, le osservazioni di Conflavoro PMI si concentreranno in questa sede esclusivamente sul disegno di legge d’iniziativa governativa – rilevando altresì, a titolo di ulteriore specificazione, che la sostanziale differenza tra i due progetti consiste nel fatto che il testo dell’A.C. 75 si occupa anche della materia catastale e dei tributi di regioni ed enti locali, ma non della riforma dei giochi, della disciplina doganale e dei profili attinenti alla revisione dello statuto dei diritti del contribuente e del contenzioso, a differenza del testo dell’A.C. 1038”.
E’ quanto si legge nella memoria rilasciata da Conflavoro PMI in seguito all’audizione sulla Delega fiscale tenutasi presso la Commissione Finanze della Camera dei Deputati.
“In materia di giochi – prosegue il documento -, si segnala la necessità di includere tra gli obiettivi dell’art. 13 anche quello di stabilire: specifici criteri di certificazione legale delle somme giocate mediante apparecchi elettronici, sulle quali calcolare non solo il prelievo erariale, ma anche i compensi spettanti a ogni soggetto che opera per consentire l’esercizio degli apparecchi stessi, quindi i concessionari, i gestori, gli esercenti e i soggetti addetti alla raccolta delle giocate; per i concessionari e/o l’Agenzia delle entrate l’obbligo di fornire annualmente ai soggetti che operano per consentire l’esercizio degli apparecchi un attestato delle somme giocate e dell’attribuzione dei relativi compensi ai medesimi soggetti”.