“Sempre alla lettera b) è utilizzata la parola inglese « videogames », che può senza ambiguità essere sostituita dall’italiano « videogiochi », seguita da un’elencazione a carattere esemplificativo che dovrebbe essere riformulata in senso più tassativo. (…) All’articolo 13, comma 1, lettera b), sostituire le parole da: « videogames » fino alla fine della lettera con le seguenti: « videogiochi, televisioni, orologi, assistenti vocali, sistemi di domotica e di “internet delle cose” e altri possibili oggetti connessi »”.

E’ quanto si legge nel parere – proposto delle Commissioni Affari costituzionali e Giustizia riunite del Senato – approvato dal Comitato per la legislazione sul ddl “Conversione in legge del decreto-legge 15 settembre 2023, n. 123, recante misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile, nonché per la sicurezza dei minori in ambito digitale“.

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