Revisione del regime consessorio, certificazione singola per ogni slot, sostegno ai giochi senza vincita in denaro, intervento sull’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli. C’è un po’ di tutto nell’articolato mozione presenta ieri alla Camera dai deputati del M5S Francesco Silvestri, Quartini, Fenu, Sportiello, Marianna Ricciardi, Di Lauro, Raffa, Lovecchio, Alifano.

Nella mozione si invita il Governo ad “adottare iniziative di competenza volte ad istituire, a livello nazionale, per tutti i punti di offerta di gioco, limiti minimi di distanza dai luoghi che risultino sensibili in relazione alla frequenza da parte di giovani, anziani, persone con vario tipo di difficoltà e categorie vulnerabili, quali ad esempio i luoghi di culto, di istruzione, di cura, di aggregazione e offerta culturale, uffici o sportelli dove sia possibile ottenere denaro, prevedendo la conservazione di eventuali limiti più stringenti adottati dalle amministrazioni locali (regioni, province autonome, comuni), ovvero la possibilità di adottare motivate ulteriori misure protettive, per tutte le tipologie di gioco, in ragione della situazione dei rispettivi territori;

2) ad adottare iniziative tecniche e normative finalizzate a garantire una piena tutela della salute e a prevenire i disturbi da gioco d’azzardo (D.g.a.) ed il gioco d’azzardo minorile, quali:

a) monitoraggio puntuale e dettagliato dell’evoluzione della raccolta, dispo- nendo un piano per il suo progressivo contenimento;

b) pubblicazione gratuita dei dati sui volumi giornalieri di raccolta, aggregati per tipologia di gioco e territorio comunale, fatte salve le disposizioni in materia di tutela della privacy nei comuni molto piccoli, al fine di consentire la massima trasparenza e tutela sociale;

c) introduzione di una tessera obbligatoria per la fruizione dei servizi di gioco con vincita in denaro e assimilati, personale e non cedibile, corredata di chip e fotografia, rilasciata su richiesta dall’azienda sanitaria locale, collegata ai registri di autoesclusione e ai servizi digitali dell’Agenzia delle entrate, anche implementando, in via transitoria a tali scopi l’utilizzo della tessera sanitaria/ codice fiscale, e associando ogni giocata o puntata alla tessera ovvero al codice fiscale, garantendo che l’acquisizione, la registrazione e conservazione dei dati così raccolti non possa essere attuata da soggetti privati, ma unicamente da forze dell’ordine, dalla magistratura, da soggetti pubblici preposti alla tutela dellasalute e dei cittadini e prevedendo rigorose sanzioni in caso di abusiva cessione;

d) introduzione di massimali individuali di tempo e di spesa in relazione al reddito dichiarato;

e) rafforzamento dei meccanismi di auto esclusione del gioco, anche sulla base di un registro nazionale, collegato alla tessera succitata, ai quali possono iscriversi i soggetti che chiedono di essere esclusi dalla partecipazione, in qualsiasi forma, ai giochi con vincita in denaro;

f) diminuzione dei limiti massimi di giocata e di vincita;

g) aumento della durata delle partite negli apparecchi elettronici;

h) aumento del tempo di latenza tra le giocate ed il loro esito, prevedendodisincentivi ai consumi per le forme a minor tempo di latenza e maggior ripetitività;

i) introduzione dell’obbligo di formazione di base e continua per concessionari, gestori, esercenti e personale addetto presso tali categorie;

l) previsione di caratteristiche minime che devono possedere le sale e gli altri luoghi in cui si offre il gioco;

m) certificazione di ogni singolo apparecchio, con passaggio ad apparecchi che consentono il gioco solo d’ambiente remoto, facenti parte di sistemi di gioco non alterabili;

n) divieto di raccogliere gioco su competizioni sportive dilettantistiche ovvero riservate a minori di anni 18;

o) introduzione del divieto, con rilevanza penale, di erogare denaro o altri valori economici, a titolo di prestito, bonus o premialità, a giocatori, con aggravante quando la violazione avvenga verso minorenni, giocatori problematici o da parte di soggetti titolari di punti gioco od operanti nell’offerta;

3) ad adottare iniziative di competenza volte a rendere effettivi l’inaccessibilità del gioco ai minori e il divieto di pubblicità, rimuovendo qualsiasi elemento che permette l’elusione dei predetti divieti, intervenendo sull’accertamento

della reale identità del giocatore e della tracciabilità dei flussi di denaro e vietando qualsiasi possibilità di incentivo;

4) ad adoperarsi sul piano culturale, nelle scuole e verso i giovani, rimuovendo qualsiasi ambiguità sul gioco d’azzardo e chiarendo quali siano i gravissimi rischi connessi all’uso di videogiochi, al gaming e al gambling;

5) a salvaguardare ed anzi a rafforzare il monitoraggio e la libera circolazione dei dati di interesse sociale relativi ai fenomeni del gioco d’azzardo, inclusi i dati sui volumi di consumo, le informazioni sui volumi di offerta sul territorio, per tutte le tipologie di gioco, inclusi i dispositivi Awp e Vlt, nonché i dati sociosanitari ed epidemiologici;

6) a varare un piano per la riduzione ulteriore e progressiva della raccolta di azzardo,fissando dei limiti di tempo oltre che di spesa, ad iniziare dalle forme di azzardo più aggressive che offrono la possibilità di puntate in sequenze ravvicinate, riducendo i punti della rete di offerta, oggi troppo capillare e difficile da controllare, e favorendo il recupero delle forme di intrattenimento senza vincita in denaro;

7) a dare piena applicazione alle indica-bzioni presenti nelle relazioni della Commissione bicamerale antimafia della XVII e della XVIII legislatura, con particolare riferimento alle misure antiriciclaggio e all’estensione a tutti partner contrattuali dei concessionari dei requisiti previsti dalla normativa antimafia, in analogia con la disciplina del subappalto di opere e forniture alla pubblica amministrazione, intendendosi per partner contrattuali tutti i soggetti coinvolti nella filiera (inclusi ad esempio produttori, distributori, installatori di apparecchiature e prodotti di qualsiasi natura, ovvero di servizi, incaricati di manutenzione, raccolta e versamenti degli incassi);

8) a prevedere il coordinamento e la pianificazione del sistema dei controlli sia in materia di pubblica sicurezza sia in materia fiscale, stabilendo tramite iniziative normative di rango primario una periodicità minima nei controlli e individuando percorsi formativi e di aggiornamento per il personale assegnato ai controlli;

9) ad adottare iniziative normative volte a ripensare il sistema delle sanzioni e delle condotte illecite, con la previsione di figure delittuose anche per le condotte oggi sanzionate a titolo di con- travvenzione al fine di consentire la contestazione del reato di associazione a delinquere per tutte le condotte illecite nel settore dei giochi ed estendere l’applicazione delle intercettazioni telefoniche all’intero settore dei reati di giochi e scommessa, prescindendo dall’entità delle pene edittali;

10) ad adottare iniziative normative volte a rivedere il ruolo e i compiti dell’Agenzia delle dogane e dei monopoli,risolvendo il conflitto d’interesse insito nella funzione di pubblico che rilascia le concessioni e quella di autorità regolatoria e di vigilanza, sottraendole i compiti di controllare l’os-servanza degli adempimenti cui i concessionari sono tenuti, nonché di comminare le relative sanzioni;

11) ad adottare iniziative di competenza volte a potenziare l’attività e gli strumenti di indagine, preventivi e repressivi, dei crimini nel settore, con particolare attenzione all’online, inclusi i fenomeni di reclutamento e promozione del gioco d’azzardo attraverso i social media e i servizi di messaggistica, valorizzando anche le competenze della polizia postale;

12) ad adottare iniziative di competenza volte a prevedere inoltre l’istituzione di controlli preventivi sul personale assunto dai soggetti della filiera dell’offerta autorizzata, anche istituendo appositi registri e criteri di ammissione (tra i quali: maggiore età, possedere la carta d’identità, avere l’iscrizione previdenziale e per gli infortuni) e di esclusione (tra i quali: aver subìto condanna per delitto; aver subìto condanna a pena restrittiva della libertà personale superiore a tre anni per delitto non colposo senza aver ottenuto la riabilitazione; aver subìto l’ammonizione o una misura di sicurezza personale; essere stato dichiarato delinquente abituale, professionale o per tendenza);

13) ad intervenire con una iniziativa normativa che preveda una « disciplina-quadro » sul gioco d’azzardo che affronti la materia nel complesso e superi la parcellizzazione normativa sul tema, costruendo un percorso che contrasti la crescita del fenomeno, a partire dal contrasto alle organizzazioni criminali e alla proliferazione smisurata di giochi, fisici e online;

14) a definire un diverso modello organizzativo dei giochi pubblici fondato sulla gestione diretta dei servizi da parte dello Stato, ovvero su un regime concessorio e autorizzatorio che si ponga in maniera efficace come garanzia in materia di tutela della fede, dell’ordine e della sicurezza pubblici, e che garantisca la massima tutela degli interessi pubblici generali in tema di salute e la miglior prevenzione dei fenomeni di illegalità, inclusi il gioco d’azzardo minorile ed il riciclaggio diproventi di attività criminose, tenendo conto di quanto riportato nella deliberazione della Corte dei conti 30 dicembre 2021, n. 23, e nella relazione conclusiva di mandato dell’Osservatorio per il contrasto della diffusione del gioco d’azzardo e il fenomeno della dipendenza grave, del 2 dicembre 2022″. (Nella foto F.Silvestri)

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