Candiani (Ln-Aut): “Per una moratoria contro il gioco d’azzardo, vedremo oggi se il governo si mostrerà sensibile al tema”

(Jamma) La Lega di Varese porta in Senato la battaglia contro lo slot machine. Si discuterà infatti oggi un ordine del giorno del Carroccio che chiede di limitare il gioco d’azzardo nei locali pubblici. Una misura anti slot machine, insomma, che formalmente è stata presentata da tutto il gruppo parlamentare leghista, ma che nasce su iniziativa del senatore varesino Stefano Candiani. Il quale, già come sindaco di Tradate, aveva varato norme per limitare la diffusione di questo tipo di gioco d’azzardo.

«Noi chiediamo una moratoria contro un fenomeno che prolifera soprattutto tra le fasce più deboli della popolazione – spiega Candiani – e finalmente vedremo chi vuole veramente porre un argine al disagio sociale che spesso nasce dalla diffusione del gioco d’azzardo. Perché tutti a parole si dicono favorevoli, ma poi non fanno mai nulla».

Infatti la vicenda delle slot machine rappresenta un ottimo introito per le casse erariali. «Ogni anno lo Stato incassa 7 miliardi di euro di tasse. Vedremo cosa faranno – aggiunge il senatore varesino – A giugno avevo già chiesto a Letta di intervenire sulla questione. Gli altri gruppi parlamentari hanno presentato, a loro volta, due mozioni, ma molto più blande. Mi aspetto che il governo, se vuole veramente dimostrarsi sensibile su questo tema, tolga dal bilancio i 7 miliardi che ottiene da questo settore».

Candiani annuncia che si toccherà anche l’argomento della maxievasione da 98 miliardi, che la Guardia di Finanza e la Corte dei Conti hanno contestato ad alcune delle società che gestiscono le slot da bar. Società che, nei primi anni di legalizzazione, si sarebbero dimenticate di collegare le macchinette ai Monopoli, pagando così meno tasse. La multa che al momento sarebbe stata comminata alle società ammonterebbe a 2,5 miliardi, ma il governo, pur di ottenere velocemente i soldi per coprire il buco che sarà lasciato dall’Imu, sarebbe disposto ad abbassare la cifra anche a 700 o addirittura a 500 milioni di euro.

La battaglia contro il “maxisconto” sarà portata avanti alla Camera, anche gli altri gruppi parlamentari. Il deputato del Movimento5Stelle Cosimo Petraroli sottolinea come «di fronte ad un’evasione fiscale, come minimo la multa dovrebbe coprire la metà della cifra evasa».

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