“Spesso i social network sono il principale strumento utilizzato per il cyberbullismo, seguiti dalle chat, dai messaggi e dai videogiochi online”. E’ quanto si legge in una mozione presentata alla Camera dai deputati Di Biase, Manzi, Furfaro, Malavasi, Madia, Berruto, Iacono, Orfini, Ciani, Zingaretti, Girelli e Stumpo (PD-IDP).
La mozione “impegna il Governo: a promuovere all’interno degli istituti scolastici, in un’ottica di prevenzione e di contrasto al disagio giovanile, progetti di intervento volti a favorire il benessere sociale al fine di creare le condizioni adatte per consentire ai giovani di affrontare in modo soddisfacente i propri compiti di sviluppo, rendendoli protagonisti delle proprie scelte e della propria crescita, facendo emergere le loro potenzialità e dando spazio alle loro voci; ad istituire, al fine di assicurare il benessere, la consapevolezza, l’adozione di comportamenti positivi e la salute psicofisica dei giovani, anche a seguito delle conseguenze dovute all’isolamento durante la pandemia da COVID-19, la figura dello psicologo delle cure primarie, quale primo livello di servizi di cure psicologiche di qualità , accessibile, efficace, cost effective ed integrato con gli altri servizi sanitari per una presa in carico rapida della persona; a promuovere campagne informative sul disagio giovanile ed in particolare sul fenomeno degli Hikikomori coinvolgendo anche le principali associazioni che si occupano di tale tematica; a promuovere la sottoscrizione di un protocollo d’intesa fra il Ministero dell’istruzione e del merito, il Ministero della salute e le regioni così da sensibilizzare e prevenire i fenomeni legati al disagio giovanile; a promuovere, presso le istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado, giornate dedicate, con il supporto di competenze specifiche, per favorire il riconoscimento delle problematiche legate al disagio giovanile”.